Donnarumma-Milan, il rinnovo è questione di fiducia. Questa volta il portiere vuole vederci chiaro

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In casa Milan c’è un tema di fondamentale importanza che va trattato con urgenza. Gigio Donnarumma non è un portiere come tutti gli altri, non lo è mai stato, mai lo sarà. C’è dietro una storia di passione e fiducia, sentimenti che il club e il calciatore hanno condiviso per anni, dalla firma per il settore giovanile all’esordio in prima squadra. Di mezzo c’è il secondo rinnovo, questione che va risolta al più presto e che non riguarda solo il mero aspetto economico.RICHIESTE - Donnarumma ha dimostrato più volte l’attaccamento al club rossonero, ai tempi di Mirabelli decise di sposare il progetto Milan, progetto che però non è mai decollato. Fisiologico, per un campione come lui, iniziare a pensare ad altro. Donnarumma vuole vincere, giocare in Champions, calcare palcoscenici internazionali di competizioni prestigiose. Gigio vuole giocare accanto a campioni del suo calibro, e questa volta, vuole vederci chiaro.
L'IDEA DI GIGIO - Nessun salto nel vuoto, stop alla fiducia incondizionata. Il Milan è il Milan, ma questo Milan gli veste stretto. Donnarumma sente il diritto di misurarsi con ambizioni nuove, quelle che forse solo un’altra proprietà potrebbe garantirgli. Maldini chiamerà Raiola nei prossimi giorni, parleranno anche di questo, perché Elliot ad oggi è un punto interrogativo, forse un ponte verso il futuro, non di certo una proprietà consolidata. Il rinnovo resta aperto, l’amore ha pur sempre il suo peso, ma prima di firmare Donnarumma vuole capire quali saranno i futuri investimenti del Milan.
A parte il fatto che per vincere la Champions ci vuole una squadra con 3/4 campioni e certamente non basta un ottimo portiere come Gigio (lo dici tu stesso a proposito di Buffon) perche' sono i campioni che ti ribaltano una partita messa male, non ci sono state offerte, a parte quella provocatoria di quel cialtrone di Leonardo che voleva solo fare una azione di disturbo con l'elemosina, perche' le squadre che possono spendere 60/70 milioni per un giocatore si orientano in primo luogo su un attaccante o un difensore eccezionale tipo Nesta o il Thiago Silvia giovane, e sono poco propense ad investire una cifra importante su un portiere che non eccita le tifoserie come gli attaccanti di grido. Che Gigio sia un fenomeno non lo dico certo solo io, da tifoso, ma anche gli addetti ai lavori in primi Mancini ed anche lo stesso Buffon che lo considera il suo erede naturale. Se si sono esposti pubblicamente a sostenerlo un motivo ci sara'...
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