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  • Donnarumma out, l'Italia a Sirigu. E dietro spingono Cragno e Gollini

    Donnarumma out, l'Italia a Sirigu. E dietro spingono Cragno e Gollini

    • Giacomo Brunetti
    La lesione al bicipite femorale patita da Gianluigi Donnarumma ha aperto un ulteriore interrogativo nella mente di Roberto Mancini, in procinto di affrontare i due impegni - i più ostici del girone, secondo il CT - senza quello che è stato finora il titolare tra i pali del suo ciclo azzurro. Gli esami strumentali effettuati dal Milan a fine maggio hanno impedito la convocazione di Gigio, così come i problemi alla spalla hanno tenuto fuori Mattia Perin: dentro Pierluigi Gollini e Antonio Mirante, autori di un rush finale positivo.

    ESPERIENZA DA RECORD - Salvatore Sirigu come il vino: più invecchia, più migliora. L'annata con i guantoni del Torino è stata superlativa: non solo per il record di imbattibilità di 559', interrotto solo dalla rete di Paganini, ma per una serie di interventi che hanno proiettato i granata nelle zone europee. Il portiere sardo, arrivato a Coverciano direttamente dalla sua Olbia, è l'unico estremo difensore - eccetto Donnarumma - a essere stato schierato da Mancini nelle undici partite disputate alla guida della Nazionale. Tre presenze, altrettanti gol subiti. Il vice è lui e, come tale, difenderà la porta azzurra nelle due delicate sfide di qualificazione.

    L'UOMO CRAGNO - Alle spalle di Sirigu, preme Alessio Cragno, fresco di rinnovo fino al 2024 con il Cagliari. È uno di quelli a cui Mancini raramente ha rinunciato. Premiato da più parti come miglior portiere della Serie A appena conclusasi, il fiorentino rappresenta il nuovo che avanza. Senza Donnarumma e Perin ha scalato le gerarchie e ora è pronto a giocarsi le proprie carte in un gruppo agguerrito. La Nazionale non incassa da 478', mantenendo da cinque gare la porta inviolata, come non accadeva da 14 anni, e la squadra del dopo-Buffon è più determinata che mai.

    NEW ENTRY - La cavalcata dell'Atalanta ha messo in luce Gollini, capace di rubare il posto a Berisha e guadagnarsi la maglia azzurra. Cresciuto a pochi chilometri da qui, prima di emigrare al Manchester United, il ritorno in Toscana ha coinciso con un momento d'oro. Insieme a lui, l'esperto Mirante - anch'esso autore di un sorpasso, ai danni di Olsen - che torna a rappresentare il proprio paese nove anni dopo la panchina contro la Romania. Nelle prossime prove tattiche capiremo chi sarà realmente il secondo alle spalle di Sirigu, perché cotanta concorrenza rende anche la panchina un privilegio.

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