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  • Dzeko, la maglia di Ronaldinho e una lettera firmata Galliani: ecco cosa c'era scritto. Il bosniaco firmò per i rossoneri, ma domenica giocherà il derby da interista. Che storia!

    Dzeko, la maglia di Ronaldinho e una lettera firmata Galliani: ecco cosa c'era scritto. Il bosniaco firmò per i rossoneri, ma domenica giocherà il derby da interista. Che storia!

    L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport torna indietro nel tempo per raccontare quella volta in cui Adriano Galliani, ex ad del Milan, volò a Sarajevo per far firmare a Dzeko il contratto che lo avrebbe legato ai rossoneri. L'affare saltò e qualche anno più tardi il bosniaco si giocherà il derby con la maglia dell'Inter.

    “Dzeko e il Milan si erano promessi in matrimonio con tanto di firma sul nuovo contratto, ma le nozze saltarono per il passo indietro improvviso del Wolfsburg, che fece saltare tutto dopo aver conquistato a sorpresa il titolo di campione di Germania. Sì, Dzeko avrebbe potuto essere protagonista del derby di Milano a parti invertite, perché Adriano Galliani perse letteralmente la testa per il centravanti bosniaco, tanto da scrivergli una lettera di persona pur di convincerlo ad accettare il trasferimento in rossonero. Vecchio rimpianto Il contenuto della lettera, spedita insieme a una maglia del Milan di Ronaldinho - un modo elegante per raccontare le intenzioni rossonere di affiancare Edin all’ex Pallone d’oro - rivelava la strategia messa a punto da Galliani pur di strappare il giocatore alla concorrenza di mezza Europa: «Quest’estate farò di tutto pur di portarti al Milan». E l’a.d. mantenne la promessa, come poi confessò anni dopo. Partì per Sarajevo, rimase chiuso tre giorni in hotel in attesa del sì di Dzeko. Nella valigia, oltre alla solita cravatta gialla, l’ex a.d. rossonero portò anche la penna per le occasioni importanti. E fu quella che Dzeko utilizzò per legarsi al Milan. Almeno nelle intenzioni, chiaro. Perché per il resto la storia è nota e l’affare Dzeko resterà per sempre uno dei grandi rimpianti dell’epoca del Milan di Berlusconi.

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