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  • E' un Belotti da leggenda, ecco perché Conte lo preferisce anche a Griezmann e Dzeko

    E' un Belotti da leggenda, ecco perché Conte lo preferisce anche a Griezmann e Dzeko

    • Andrea Distaso
    Ne manca soltanto uno per eguagliare una leggenda della storia granata, il record di Franco Ossola nel 1948. Erano altri tempi, era un altro (Grande) Torino, ma i 7 gol consecutivi realizzati da Andrea Belotti hanno una valenza enorme in questa delicata fase della stagione. Dopo gli oltre 3 mesi di lockdown, il capitano della squadra di Moreno Longo si è ripresentato in condizioni fisiche smaglianti e sta trascinando nel vero senso della parola i suoi verso una salvezza più sofferta e sudata del previsto. Quella contro il Genoa è l'ultima gemma di una collezione pregiata, per un giocatore che fa dello spirito di sacrificio e della voglia di non mollare mai un credo.

    IL PREFERITO DI CONTE - Miele e balsamo per uno come Antonio Conte, che ha costruito una carriera da calciatore su queste prerogative e che anche da allenatore non concede tregua ai suoi. Ed è anche per questo motivo che, se dipendesse da lui, sarebbe lui il centravanti ideale per completare il reparto offensivo costruito oggi su Lukaku e Lautaro Martinez. Più di qualsiasi nome, anche molto più altisonante, accostato all'Inter nelle ultime settimane, da Giroud ad Aubameyang passando per Griezmann e Dzeko. Rispetto ai suoi "concorrenti" stranieri, il Gallo ha il vantaggio di conoscere ovviamente i meccanismi e le difficoltà della Serie A, rispetto a Dzeko quello di avere 7 anni in meno sulla carta d'identità e un ingaggio decisamente più alla portata (circa 2 milioni più bonus rispetto ai 7,5 del bosniaco).

    NELLA STORIA - Ma quanto può valere oggi il cartellino di Belotti? Il patron del Torino Urbano Cairo ha ribadito la sua assoluta incedibilità a più riprese e, in un momento estremamente complicato sul piano dei rapporti come quello tra il presidente e il popolo granata, privarsi del proprio simbolo, del capitano carismatico della squadra sarebbe considerato un imperdonabile tradimento. Dal canto suo, Belotti non ha mai forzato la mano, nemmeno al termine della stagione 2016/2017, quella dei 26 gol in campionato, dell'estate del corteggiamento incessante del Milan e della richiesta choc di 100 milioni di euro per farlo partire. Altri tempi, un altro Torino, ma lo stesso Belotti. Che, dopo aver eguagliato Pulici e Graziani - 15 gol in campionato per due annate di fila - ha messo nel mirino il primato di gol consecutivi di Ossola. E l'Inter osserva...

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