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  • Economia, Gualtieri: 'Capiamo rabbia. Nuovo decreto non lascia indietro nessuno, sulla cassa integrazione...'

    Economia, Gualtieri: 'Capiamo rabbia. Nuovo decreto non lascia indietro nessuno, sulla cassa integrazione...'

    Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha concesso una lunga intervista a Repubblica: "Che come spesso accade nei momenti più difficili nella nostra storia gli italiani rivelano virtù civili, maturità e spirito di coesione senza precedenti. È evidente che le legittime preoccupazioni di una situazione senza precedenti possano generare anche rabbia. Lo capiamo e per questo il governo è impegnato a sostenere imprese e famiglie, a evitare un aumento delle diseguaglianze, ad aiutare i più deboli. Le critiche? Sono sbagliate. In primo luogo non sono aiuti a pioggia, ma la volontà di non lasciare indietro nessuno in una circostanza così drammatica. È una precisa scelta politica di questo governo, che io rivendico, ma è anche una scelta che ha efficacia economica. E non è vero nemmeno che nel decreto non si guardi allo sviluppo. Assieme alle misure per imprese, famiglie e lavoratori ci sono quelle sulla ricapitalizzazione delle imprese, molto importanti per le piccole e medie aziende, spesso sottocapitalizzate. Ci sono gli investimenti massicci sull’efficienza energetica degli edifici e un impegno senza precedenti sull’Università, con l’assunzione di 4.000 giovani ricercatori e il più consistente stanziamento per la ricerca mai realizzato. Sono investimenti sul futuro importanti, che mostrano eccome un’idea di sviluppo del Paese. Cassa integrazione? La cassa integrazione è stata erogata in queste settimane a quasi cinque milioni di lavoratori. Ma ci sono state lentezze e inefficienze soprattutto per quella in deroga. Per questo abbiamo varato una riforma radicale del sistema. Sulla liquidità la moratoria dei prestiti è stata efficace, ha riguardato finanziamenti per 233 miliardi e ne hanno beneficiato 2,2 milioni di famiglie e imprese. I prestiti alle imprese invece sono partiti con troppe lentezze. Ora i dati sono in netto miglioramento, e molti prestiti sono erogati in meno di 48 ore, ma in ancora troppi casi si richiedono adempimenti non necessari. Siamo consapevoli delle sforzo richiesto al sistema bancario, ma chiediamo a tutti di fare in fretta".

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