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  • Emeghara, Carraglio, Rodriguez: alla scoperta dei nuovi talenti - parte 3

    Emeghara, Carraglio, Rodriguez: alla scoperta dei nuovi talenti - parte 3

    • Mauro F. Giorgio

    Parma. Per 370 mila euro il Parma si è assicurato Álvaro Ampuero dall’Universitario, team peruviano di Lima, classe ’92 e promettente difensore laterale di sinistra che conta già una presenza nella Primavera di Fausto Pizzi e, naturalmente, a disposizione di Donadoni. Ampuero ha buoni fondamentali ed è un laterale atipico visto che ama spesso accentrarsi e per questo nell’Universitario è stato impiegato anche come centrocampista. Nonostante i suoi 20 anni, dimostra grande maturità tattica.

    Pescara. Alla squadra allenata da Bergodi serviva necessariamente un centrale difensivo dopo la partenza di Terlizzi e Nicolás Alexis Bianchi Arce, prelevato dal San Lorenzo, è stato buttato immediatamente nelle mischia collezionando già 3 presenze, esclusa la disfatta di Genova con il memorabile passivo di 6 reti a zero. Malgrado un esordio comunque amaro per l’argentino nella massima serie del nostro campionato (sconfitta casalinga col Toro), in valori assoluti Bianchi Arce non si muove male, almeno nella sua zona di competenza, certo non è una gazzella con i suoi 188 cm e quasi 90 Kg, soprattutto quando deve portar palla, è uno di quei difensori che si rende molto più utile su palle inattive. Il Pescara ha acquistato un altro argentino, con passaporto italiano, dai Rangers di Talca (ex Rosario Central) Milton Joel Caraglio, punta centrale che ha militato per una stagione anche in Concacaf nel New England Revolution. Le sue 2 presenze in serie A non hanno ancora mostrato moltissimo, la prima è stato il match scellerato di cui sopra, nel quale Caraglio è riuscito a toccare sì e no 3 palloni, nella gara col Palermo invece ha evidenziato una buona mobilità non solo nei 16 metri e ottima padronanza della palla. Centravanti in sostanza completo che si fa valere anche nel gioco aereo.

    Sampdoria. La Samp con i trasferimenti di Tissone e Pozzi (anche Juan Antonio in prestito al Varese) ha perso delle pedine importanti, in compenso ha trovato - come ha rimarcato il match con la Roma - uno straordinario Sansone, poco apprezzato da Ventura, e ha acquistato il laterale destro Matías Nicolás Rodríguez, argentino ex Universidad de Chile e cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors senza aver mai esordito alla “Bombonera”. Non più giovanissimo con i suoi 26 anni, Rodriguez è un difensore di fascia, soprannominato Maticrack, che ha sempre avuto un modello preciso in mente: Javier Zanetti. E anche se spesso è stato accostato per corsa, continuità e rendimento a Dani Alves, Rodriguez ha sempre coltivato il sogno di seguire le orme del Pupi nerazzurro, agognando la consacrazione nell’albiceleste. È il classico terzino che a fine anni’80 si sarebbe definito “fluidificante” per la propensione alle sortite offensive. Grande scommessa di Carlo Osti, speriamo di vederne presto le gesta.

    Siena. L’autentica rivelazione di questo calciomercato di gennaio risponde al nome di Innocent Emeghara, nigeriano con passaporto svizzero, prelevato dalle fila del Lorient in prestito senza riscatto fissato. Abbiamo avuto da subito, nei venti minuti iniziali del match con l’Inter, l’idea che qualcosa di fenomenale si stesse agitando nella compagine di Iachini. Colpevole senza dubbio la squadra di Stramaccioni ma rendiamo atto ad Emeghara, che poi si è ripetuto a Bologna, e alle sue straordinari ed esplosive doti di centravanti di razza. Potenza, precisione, agilità, inserimenti, gioco di squadra e impatto rapidissimo in un gioco come quello di Iachini non semplice, questo ragazzo ce le ha davvero tutte. Nel Tourbillon di un mercato come quello senese sempre vivido sia in entrata che in uscita, il portoghese Salvador José Milhazes Agra, proveniente in prestito dal Betis ed ex Sporting Olhanense è un esterno destro che può tornare estremamente utile qualora lo schieramento di Iachini dovesse trovar necessità di “apertura alare”, e allora Agra potrebbe far benissimo da contraltare a Sestu che si muove in genere sul versante sinistro. Il piccoletto di Vila do Conde è stato scelto proprio per velocizzare la manovra e conferirgli proprio quell’ampiezza richiesta dall’allenatore, vedremo se gli sarà concessa la fiducia che merita. Per ora sembrerebbe proprio di sì. Invece uno che di fiducia non sembra averne ricevuta è Adrian Daniel Calello, che acquistato dalla Dinamo Zagabria è stato relegato nella Primavera come fuori quota (non che in Croazia avesse comunque giocato tanto). Eppure l’argentino Calello è un mediano di tutto rispetto che in prima squadra, come alternativa a Vergassola, magari davanti alla difesa, non sfigurerebbe affatto. Non di qualità sopraffina ma molto disciplinato in fase di costruzione della manovra. L’altro portoghese oltre Agra è il centrale di difesa Jorge Teixeira, ex Zurigo e Maccabi Haifa. Con un Uvini scalpitante in panchina che ha trovato poco spazio a Napoli, Teixeira ha dimostrato col Bologna di volere fortemente un posto da titolare e l’affiatamento con Terlizzi si è visto nel cercare di domare all’unisono un attaccante del calibro di Gilardino. Lo abbiamo sorpreso un po’ statico e impacciato all’inizio, ma dopo aver scontato l’emozione dell’esordio ha convinto il suo senso della posizione.

    Torino. Il mercato giovane di Urbano Cairo e Gianluca Petrachi si è configurato nell’arrivo di due congolesi con passaporto belga: Nathan Kabasele e Dolly Menga. Il primo, classe ’94, proviene da un club assai prestigioso come l’Anderlecht (cresciuto nelle giovanili della squadra di Bruxelles) in cui conta 9 presenze e 1 goal. Ce lo ricordiamo nell’amichevole del 17 ottobre scorso quando con l’under 19 del Belgio ha segnato una delle due reti con le quali la nazionale fiamminga ci ha sconfitto in quell’occasione. Kabasele è giovane ma gioca con una maturità impressionante, ha un grande senso del goal e vede la porta come pochi. Tornerà purtroppo all’Anderlecht in vista di un roseo futuro per il dopo-Mbokani (altro congolese). Dolly Domingos Menga in Belgio c’è nato e il suo club d’appartenenza è il Lierse. Ha un anno in più rispetto a Kabasele ed è un esterno destro. A differenza di Kabasele, Ventura lo impiegherà più stabilmente in prima squadra anche se con quel Cerci lì davanti sarà dura conquistare spazio e credibilità. Le 13 presenze e 2 goal in Jupiler League con il Lierse nell’inizio stagione hanno conferito sicurezza a quest’ala con decisa vocazione offensiva. Deve lavorare tantissimo in fase di rientro, almeno se vuole avere una chance nel 4-2-4 di Ventura.

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