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  • Empoli: a Lecce perso un punto pesante, per salvarsi servono ben altre prestazioni

    Empoli: a Lecce perso un punto pesante, per salvarsi servono ben altre prestazioni

    • Carlo Alberto Pazienza
    La classifica ancora non è drammatica, ma provando a spostare lo sguardo verso il prossimo e decisivo mese di campionato, la situazione in casa Empoli inizia davvero a far paura. Il calendario è di quelli da mettere i brividi, ma questo vale un po’ per tutte le squadre in lotta per salvarsi. L’Empoli deve affrontare Napoli, Atalanta, Lazio e Roma; il Sassuolo ha Fiorentina, Inter e Lazio; il Verona Lazio, Fiorentina e Inter; e così via. L’ultima giornata potrebbe aver, almeno dal punto di vista psicologico, cambiato gli equilibri delle ultime posizioni del campionato. Tutte, ma proprio tutte le squadre coinvolte nella lotta alla salvezza, eccezion fatta per per gli azzurri, hanno raccolto punti. E molte lo hanno fatto in modo clamoroso: il Frosinone ha pareggiato a Napoli, il Cagliari addirittura a Milano con i prossimi campioni d’italia; non è stato da meno il Verona, che ha rimontato il doppio svantaggio a Bergamo portando a casa un pari; senza dimenticare il Sassuolo, capace di fermare il Milan al Mapei. E poi ci sarà da vedere se l’Udinese resisterà agli assalti della Roma, nel recupero di 20’ della gara interrotta a causa del malore accusato da Ndicka. l’Empoli invece ha perso a Lecce, buttando un punto che comunque avrebbe smosso la classifica e tutto il morale alto. 

    In Puglia i toscani hanno fatto almeno due passi indietro rispetto alla prova scoppiettante e mai doma con il Torino. Sono stati troppo remissivi, troppo rinunciatari. Un messaggio che ha voluto lanciare sin da subito il tecnico Davide Nicola, lasciando in panchina per un’ora i suoi due uomini offensivi più insidiosi: Cambiaghi e Niang. Zero, e sottolineo zero, tiri in porta per una squadra che deve salvarsi e che dovrebbe mangiare ogni singolo centimetro d’erba di ogni gara fino al 26 maggio, è un dato inaccettabile. Poi la sconfitta ci può stare, d’altronde il calcio è un gioco strano: a volte basta una distrazione, una leggerezza, una deviazione e mandi in fumo una buona prova. Un po’ come aveva fatto il Torino proprio a Empoli, vittima della disattenzione di Bellanova che aveva regalato a Niang e tutta Empoli una gioia da tre punti. Walkiewicz l’ha combinata grossa, un errore che a questo punto della stagione può costare molto. Ma chi ha giocato davanti a lui non ha offerto chissà quale prestazione e il risultato finale è tutt’altro che ingiusto: almeno il Lecce 7 tiri nello specchio della porta di Caprile li ha effettuati. Visto il calendario, è indispensabile che l’Empoli faccia punti anche contro le big: manco a farlo a posta, alle porte c’è un Napoli che nulla a che vedere con quello che dalla passata stagione, ma che ha necessità di tornare a fare punti almeno per provare ad acchiappare la zona europea. Batterlo non è impossibile, ma per riuscirci i tifosi azzurri devono sperare che l’Empoli visto a Lecce sia rimasto a prendere il sole in Salento. 
     

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