Empoli: a Milano senza paura, in fondo non c’è niente da perdere…
Una doppia gestione che ha portato poco in termini di punti, 13, ma 6 dei quali ottenuti in gare considerate fuori portata: Fiorentina e Napoli, entrambe in trasferta. Quel momento sembrava il preludio a una rimonta da film con Andreazzoli condottiero: la storia però è andata diversamente. Il morale della favola è che l’Empoli ha nel dna la capacità di compiere imprese stratosferiche e oggi alla guida degli azzurri c’è l’uomo dei miracoli, colui che sembra “incapace” di fallire gli obiettivi che gli vengono stati chieste dalle società in cui presta le sue competenze. Non vogliamo certo portare male al buon Nicola, che da solo ha già praticamente ottenuto quando fatto dai suoi predecessori in metà delle partite, ma stavolta è davvero dura, perché la squadra ha dimostrato di avere grossi limiti e importanti deficit. Il calendario è tosto, tostissimo, tanto da mettere di fronte all’Empoli la capolista proprio al rientro dopo la sosta, proprio dopo un momento in cui il tecnico ha potuto lavorare per migliorare certi meccanismi e magari recuperare qualche infortunato. A Empoli però non sono abituati a darsi degli alibi, piuttosto a lavorare sodo e sorprendere tutti. E sarà così che la società azzurra chiuderà la stagione, dando tutto per raggiungere un obiettivo complicato ma che resta ancora alla portata, matematica e tecnica, del gruppo di Nicola.