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  • Empolimania: gli uomini promozione non tradiscono, la difesa è ancora da registrare

    Empolimania: gli uomini promozione non tradiscono, la difesa è ancora da registrare

    • Carlo Alberto Pazienza
    A voler essere cinici e realisti, non si può dire certo che l’esordio stagionale contro il Vicenza, gara valevole il primo turno della nuova Coppa Italia, abbia riservato particolari sorprese. Il risultato e la prestazione hanno infatti confermato ciò che Andreazzoli e il suo staff probabilmente si aspettavano: cioè che questa è una squadra a cui la qualità offensiva non manca, che ha uomini in grado di trovare la giocata in qualunque momento, ma che deve ancora trovare gli equilibri difensivi giusti per sopravvivere in un campionato di squali come la Serie A. Partendo proprio dalle note stonate, va sicuramente analizzata quella mezz'ora (gli ultimi 5’ del primo tempo e i primi 25’ della ripresa) in cui gli azzurri hanno sofferto eccessivamente la spinta del Vicenza. Squadra che si è confermata assolutamente di qualità, tra le più complicate da affrontare anche durante la scorsa stagione, ma che resta una formazione di categoria inferiore. Un calo fisico dopo il gran primo tempo era da mettere in conto, soprattutto per il caldo, così come c’era da aspettarsi qualche scricchiolio in una difesa che, specie nei secondi 45’ con l’uscita di Romagnoli, era totalmente inedita. 

    C’è obiettivamente poco da dire sulla fase offensiva della squadra, che ha acquisito la spettacolarità del calcio di Andreazzoli, ma ha conservato il cinismo trasmesso dall’annata sotto la guida di Alessio Dionisi. L’Empoli gioca in velocità e può permettersi di farlo, perchè ha uomini che si muovono su tutto il fronte offensivo non regalando punti di riferimento agli avversari. È una squadra votata all’attacco, che rinuncia a schierare mediani puri dando spazio a centrocampisti con i piedi da registi o trequartisti. In questo senso ha pagato la scelta di Andreazzoli di schierare Bajrami accanto a Mancuso, spostando Haas sulla trequarti e lanciando dal primo minuto Bandinelli insieme a Ricci e Stulac. La mobilità e l’agilità delle punte ha permesso infatti allo svizzero di inserirsi tra le linee e spaccare letteralmente la partita con l’assist per il vantaggio di  Bajrami e il raddoppio personale sfruttando un bel passaggio di Bandinelli. Certificato il momento di difficoltà, ad Andreazzoli è bastato inserire Crociata e Zurkowski, fantasia e muscoli, per chiudere la gara senz’affanni e timbrare il passaggio del turno. Da applausi la punizione con cui il fantasista ex Crotone ha fissato il punteggio sul 4-2. Buono, almeno per atteggiamento e applicazione, l’ingresso di Patrick Cutrone: nella mezzora scarsa in cui ha giocato, il centravanti ha messo in campo tutta la voglia di riscattare due anni complicati. Forse troppa, visto che non si accorto di essere in fuorigioco sul bel passaggio di Mancuso grazie al quale aveva trovato il primo gol in azzurro. Insomma, la sfida con il Vicenza ha dato ottime indicazioni, ma va considerato si trattava comunque di un match di agosto contro una squadra di Serie B. Gli azzurri, tolta l’amichevole persa con l’Udinese, non hanno avuto modo di misurarsi contro avversari di pari livello, per cui il primo vero test sarà contro la Lazio dell’ex Sarri. Sfida sulla carta proibitiva, ma visto che l’Empoli ha già una sua struttura mentre i biancocelesti potrebbero avere bisogno di più tempo per assimilare i concetti del nuovo mister, gli spiragli per credere in un risultato a sorpresa ci sono davvero tutti.

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