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  • Empolimania: un pareggio amaro ma non troppo, Marin ora è determinante

    Empolimania: un pareggio amaro ma non troppo, Marin ora è determinante

    • Carlo Alberto Pazienza
    Alla vigilia in molti, tra quelli vicini al mondo azzurro, avrebbero messo la firma su un pareggio. È innegabile che per come si era messo il match, Empoli in vantaggio 2-0 fino all’80’ minuto, uscire dalla sfida con un solo punto un po’ fa arrabbiare, ma analizzando l’andamento della gara e ciò che realmente hanno prodotto le squadre sul terreno di gioco, il pareggio è sicuramente il risultato più corretto. Gli azzurri hanno fatto come al solito la loro partita: molto compatti in difesa, pochi spazi lasciati agli avversari, qualche ripartenza insidiosa. Nel primo tempo di azioni da gol se ne sono viste con il contagocce, anche a causa del vento gelido che soffiava sul Castellani e che certamente non poteva favorire lo sviluppo di un gioco spettacolare, da parte e dall'altra del campo. Il momento però è propizio per l’Empoli e la squadra riesce a sfruttare situazioni che nel recente passato non erano nemmeno da prendere in considerazione come possibili palle gol (vedi l’angolo del fotocopia gol vittoria sulla Samp, che ha regalato a Luperto la prima gioia in carriera in Serie A). 

    Juric aveva fatto male i conti e nella ripresa ha letteralmente stravolto la squadra: gli ingressi a inizio ripresa di giocatori come Miranchuk, Sanabria e Lukic hanno dato nuova linfa ai granata. Il pareggio sembrava nell’aria, ma l’Empoli ha avuto la forza di ripartire e di trovare il colpo che a 20’ dalla fine avrebbe messo ko un toro. Un toro, ma non il Toro. Un po’ per la grinta della squadra di Juric, un po’ perché improvvisamente in casa Empoli è saltata la luce, gli ospiti sono riusciti in 5’ a cancellare quanto di buono fatto da Zanetti in oltre 80’ di gioco. Nel finale si è sfiorata la tragedia, con il palo di Miranchuk che se fosse entrato avrebbe senz'altro regalato il successo ai suoi. Alla fine come detto il pareggio è giusto e francamente alla squadra di Zanetti si può davvero dire poco. Anche perchè continua la striscia positiva di risultati e soprattutto resta ancora molto ampia la distanza dalla zona “calda”. Tra le note positive di questo inizio di 2023 c’è sicuramente Razvan Marin: dopo un inizio un po’ difficoltoso, il centrocampista romeno ha cambiato marcia e adesso è un fattore del centrocampo azzurro. Lo dicono le prestazioni ma lo confermano i numeri, visti i due gol e i due assist in queste prime 4 partite del nuovo anno. Niente male per uno che a fine 2022 sembrava destinato a cambiare maglia…

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