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  • Entusiasmo sì, esaltazione no: tutto ciò che va migliorato in questa Juve

    Entusiasmo sì, esaltazione no: tutto ciò che va migliorato in questa Juve

    • Omar Savoldi
    Per la prima volta, in quasi tre anni, in casa Juventus s’è riaccesa una luce. Già a cominciare da Sarri, s’era consumato un lento declino, originato, soprattutto dall’idea che lo status quo fosse l’ideale. Sarebbe bastato qualche campione - si diceva-  (Chiesa, De Ligt) e il futuro pareva assicurato: nessun altro intervento in difesa, il centrocampo rinnovato sembrava perfetto e davanti ci avrebbe pensato CR7. Invece non è bastato. Locatelli da solo non poteva rivoluzionare un settore confuso, lento e smarrito in quasi tutti i protagonisti, da Bentancur a Rabiot, passando per Arthur fino a Kulusevski. Insomma, la Juve era come un malato che negasse la propria malattia. Qualche antibiotico o una Coppa Italia non potevano essere sufficienti.

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