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  • Europa amara? Quando le fondamenta sono marce...

    Europa amara? Quando le fondamenta sono marce...

    Da VivoPerLei
    HugoS scrive: 

    "Inutile girarci intorno, quello che quest'anno è successo in Europa alle squadre italiane è lo specchio esatto del valore della Serie A, o più in generale, del calcio italiano. In un mondo cinico come quello del pallone, in cui i risultati sono l'unico dato che conta, non è possibile crogiolarsi nel ricordo di quello che è stato. Se il passato ci ha regalato soddisfazioni, il futuro appare grigio come il cielo prima di un temporale. Non si può affrontare il futuro senza agire oggi. Se non si agisce ora, non saremo in grado di ripararci durante quel temporale.
    Metafore a parte, la situazione è molto chiara: Buffon, a un soffio dal record di imbattibilità in Serie A, subisce 9 gol in 7 partite in Champions League (6 in 2) e le altre italiane non hanno brillato per solidità difensiva. Passino Bayern, Barcellona, Real, contro le quali è irrealistico non mettere in conto una sconfitta. Ciò che fa male infatti è constatare di non essere al livello di formazioni dal valore discutibile. Milan e Inter, nel frattempo, faticano a trovare una loro identità e si fanno prendere in giro, spesso e volentieri, da squadre neo-promosse e realtà che lottano per la "sopravvivenza", figuriamoci se fossero in Europa.
    Analizzando il trend degli anni passati, la situazione non migliora. L'exploit della Juventus, che è riuscita giocarsi la finale nella stagione passata, seppur lodevole, è stato un evento troppo isolato per farci ben sperare, lasciandoci forse solo le illusioni dei successi veri, di cui va rimanendo soltanto il ricordo.

    Questa è la Serie A , signori. La mancanza di progettualità e lungimiranza ci ha portato al punto in cui siamo. Establishment e società, sono tutti sulla stessa barca: nessuno è esente da colpe. Ruberie e giochi di potere, inoltre, non hanno fatto altro che impedire il naturale processo di rinnovamento e modernizzazione, tipico di ogni entità destinata a durare nel tempo. Ogni possibile riforma si va scontrare contro interessi "privati", il che non fa altro che portare il nostro calcio a una inevitabile e stagnante immobilità. E i risultati si vedono.
    Il fatto che il nostro campionato sia oggi competitivo, non è sinonimo di qualità, ed è..."
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