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  • Alvaro Gonzalez:| Vuole riprendersi la Lazio

    Alvaro Gonzalez:| Vuole riprendersi la Lazio

    • M.A.

    El Tata vuole stupire ancora. Un jolly tuttofare e dalla grinta di ferro alla corte di Reja. Alvaro Gonzalez non è sazio e dopo aver illuminato la coppa America con il suo Uruguay - lo stesso ct Tabarez l'ha definito 'la più bella sorpresa della competizione' - adesso vuole riprendersi ancora una volta la Lazio. A piccoli passi, senza strafare, come ha fatto due mesi fa con la sua Nazionale andando a conquistare il continente sudamericano. Stavolta ricomincia dall'Europa League, anche qui un'altra coppa. Il suo nuovo trampolino si chiama Vaslui.

    Davvero curiosa la storia di questo tenace e grintoso uruguaiano che per l'ennesima volta si vede costretto a scalare la sua personale montagna a tinte biancocelesti. L'anno scorso, dopo qualche prova incolore, fu definito un oggetto misterioso dai fondamentali non proprio adamantini. Poi, gara dopo gara - la prima fu il derby di coppa Italia, dove i tifosi si accorsero di lui - si riscattò e per un periodo assai lungo diventò titolare e pedina quasi fondamentale dello scacchiere di Reja.

    Grazie al suo dinamismo, alla sua voglia di emergere, ma soprattutto alla sua disponibilità tattica, dalla trequarti, a centrocampo e fino in difesa, è riuscito ad imporsi. Adesso, anche a causa del suo arrivo in ritardo nel gruppo per via della coppa America e delle successive vacanze, deve ricominciare quasi tutto daccapo. Alvaro però, nonostante sia stato estromesso dalla prima lista Uefa, non si è dato per vinto ed è tornato prima del tempo previsto, mettendosi subito a disposizione dell'allenatore.

    Il suo arrivo a Formello ha destato non poca sorpresa, anche perché aveva la possibilità di restare per un'altra decina di giorni in ferie, ma ha voluto anticipare per essere presente il giorno della presentazione ufficiale all'Olimpico e per recuperare terreno. Non è stato facile reinserirsi, anche perché prima il connazionale Muslera e in extremis Zarate se ne sono andati via. Fernando e Mauro non erano solo compagni di squadra, sono i suoi più cari amici. Quelli che gli sono stati più vicino nel maggior momento di difficoltà.

    Quasi ogni sera i tre sudamericani, che abitavano a pochi metri di distanza l'uno dall'altro, andavano a cena insieme. Ora lega di più con Ledesma e Scaloni che, in un certo senso, hanno preso il posto di Zarate e Muslera. A breve arriverà in Italia tutta la sua famiglia: il fratello Diego, che sta per diventare un giornalista sportivo, papà Liber e mamma Miriam. Contro il Vaslui Gonzalez vorrebbe segnare un gol e regalare una gioia ai suoi genitori. L'anno scorso segnò a Brescia e si tolse lo scarpino, mimando una telefonata al fratello. Per domani sera ha preparato un'altra esultanza, stavolta da dedicare a un'altra persona. Una speciale che sta al suo fianco.

    (Il Messaggero)

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