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    Fa la differenza, ma che peso per il bilancio: il paradosso della Juve B

    Fa la differenza, ma che peso per il bilancio: il paradosso della Juve B

    Una panchina semplicemente mostruosa. Forse sta tutta qui, oggi, la differenza tra Juventus e Inter, entrambe in corsa per la vittoria dello scudetto ma separate da un gap di esperienza e tecnico, che anche il tecnico nerazzurro Antonio Conte ha evidenziato a più riprese. Come riporta Il Corriere dello Sport, basandosi esclusivamente sulle scelte di Maurizio Sarri in occasione dell'ultimo derby d'Italia, il monte ingaggi dei calciatori che non sono partiti dal primo minuto ammontava a qualcosa come 62,9 milioni di euro, più o meno quanto pesa sulle casse dell'Inter l'intero organico.

    UN LUSSO - I vari Mandzukic, Rugani, Emre Can, sommati agli indisponibili Chiellini, Perin, Pjaca, Danilo, De Sciglio e Douglas Costa rappresentano una batteria di “seconde linee” che nessun'altra squadra in Italia può permettersi. Alcune non eleggibili per problemi di forza maggiore, altri addirittura per scelta tecnica o societaria e che, se in campo possono essere una risorsa in più per l'allenatore, a livello di bilancio rappresentano un fardello del quale provare a liberarsi, magari già a gennaio. Un discorso che vale principalmente per l'attaccante croato, su cui è sempre più forte la spinta del Manchester United, Emre Can e gli “epurati” di vecchia data come Perin e Pjaca. A cui potrebbe essere aggiunto lo stesso Rugani, chiuso dalla nuova coppia De Ligt-Bonucci e dal turco Demiral.

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