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  • Fa tutto Lukaku, dedica i gol a Eriksen e spegne i fischi dei russi. Questo Belgio fa paura

    Fa tutto Lukaku, dedica i gol a Eriksen e spegne i fischi dei russi. Questo Belgio fa paura

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Il segnale è forte e chiaro: il Belgio conferma e rafforza la sua candidatura a Euro 2020. Tre a zero senza alcuna sofferenza contro la Russia, Lukaku subito trascinatore con una doppietta, un tempo di attacco, gioco e aggressività, un altro di gestione. Bene, molto bene il Belgio, quasi inesistente la Russia, incapace di dare anche una piccola preoccupazione a Courtois.

    FISCHI STUPIDI - Si comincia male, male davvero. La Russia non imita il Belgio che, prima del fischio d’inizio, si inginocchia nel gesto diventato il simbolo della lotta al razzismo, ma quel che è peggio arrivano fischi, ai belgi, dalle tribune di San Pietroburgo. Brutta scena. La Russia non si accontenta della figuraccia e si addentra, anche calcisticamente, nella sua notte da dimenticare. Il Belgio segna presto, dopo 10 minuti, grazie al primo doppio errore del disastroso Semenov. Il cross è di Mertens, ma è fiacco e soprattutto diretto a un compagno in chiaro fuorigioco, Romelu Lukaku. Ci pensa  Semenov a fare una cosa assurda, cerca di intercettare la palla, la tocca, la smorza e la sistema bene per il sinistro di Lukaku che, con l’intervento del difensore russo, torna in gioco. Uno a zero facile. Romelu scatta davanti alla telecamera e dedica il suo gol a Eriksen.

    RUSSIA INCONSISTENTE - Il Belgio prosegue la sua partita senza strafare, attaccando bene sugli esterni ma senza accelerare troppo. Capisce che la differenza tecnica e tattica è tutta a suo favore, nonostante l’assenza di Witsel, Eden Hazard e De Bruyne, non ha bisogno di inventarsi chissà cosa. La Russia è poco o niente. Dietro sbanda di continuo, davanti il povero Dzyuba si danna l’anima per una squadra che non sale mai. Un altro errore di Semenov in uscita dà il via a un’altra occasione da gol del Belgio, assist di Lukaku per Dendoncker e tiro alto. Non ci sono tracce di Russia in campo, il portiere Shunin respinge col fianco un tiro da due metri di Thorgan Hazard.

    COLPI IN TESTA - Il terrore vissuto a Copenaghen condiziona non poco la partita di San Pietroburgo, soprattutto di fronte a impatti pericolosi. Quello fra le teste di Castagne e di Kuzyaev è brutto davvero, l’arbitro Lahoz richiama subito i due staff sanitari in campo. L’ex atalantino si rialza con un sopracciglio gonfio come una susina e viene sostituito da Meunier; il russo si fa fasciare la testa, ma il medico non gli dà l’ok e anche lui esce per far entrare Cheryshev.

    ALTRO ERRORE RUSSO - Il doppio cambio porta fortuna al Belgio. Su un cross di Hazard da sinistra, Shunin trasforma la sua sbagliata respinta in un assist per Meunier che è libero di appoggiare la palla in rete. Nell’occasione, male anche Zhirkov e soprattutto Cheryshev che è l’avversario di Meunier. Poi si infortuna Zirkov e nel finale del primo tempo entra Karavaev.

    CON MIRANCHUK - Per tentare di riprendere la partita, il ct Cherchesov torna alla difesa a tre mettendo Diveev al posto di Borinov. Modulo 3-4-2-1, davanti Golovin e Cheryshev alle spalle di Dzyuba. Con la nuova impostazione (che poi è quella adottata più spesso dalla Russia), la squadra di casa si ritrova e quanto meno fa qualche passo in avanti, pur senza creare occasioni vere. A metà ripresa, Cherchesov fa gli ultimi due cambi, mette dentro il giovane Mukhin e soprattutto l’atalantino Miranchuk al posto di Cheryshev che è entrato al 29' del primo tempo per l’infortunio di Kuzyaev. Il cambio equivale all’ammissione dell’errore del ct: dovevo far entrare prima Miranchuk e non Cheryshev. Martinez mette dentro Eden Hazard al posto di Mertens e va a sinistra, al fianco del fratello Thorgan. I 20' del madridista sono incoraggianti per Martinez. Ma lo è di più il finale di Lukaku che (di destro!) chiude la partita col 3-0 su assist di Meunier. Anche in quell’occasione, difesa russa inguardabile: male Diveev e male Shunin.

    GLI “ITALIANI” - Queste le pagelle dei giocatori della Serie A. Mertens (Napoli): Niente di eccezionale, ma il cross che porta all’uno a zero (grazie all’errore di Semenov) è suo. Poi una prestazione di sostanza. Lukaku (Inter): Come trascina l’Inter, così fa col Belgio. Segna l’1-0 e lavora per la squadra. Poi va a chiudere la partita col 3-0. E’ imprendibile. Miranchuk (Atalanta): Ha mezz’ora a disposizione, la sua prima bella iniziativa viene stoppata da Boyata, con la sua tecnica alza almeno un po’ il modesto livello della Russia.


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    IL TABELLINO

    Belgio-Russia 3-0 (primo tempo 2-0)


    Marcatori: 10' Lukaku (B), 34' Meunier (B), 89' Lukaku (B).

    Belgio: Courtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen (77' Vermaelen); Castagne (27' Meunier), Dendoncker, Tielemans, T. Hazard; Mertens (72' E. Hazard), Lukaku, Carrasco (77' Praet). Ct. Martinez.

    Russia: Shunin; Fernandes, Semenov, Dzhikiya, Zhirkov (43' Karavaev); Ozdoev, Barinov (46' Diveyev); Zobnin (63' Mukhin), Golovin, Kuzyaev (30' Cheryshev e dal 63' Al. Miranchuk); Dzyuba. Ct. Cherchesov.

    Arbitro: Lahoz (Spagna).

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