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  • Ravenna:| Torna il patron Fabbri?

    Ravenna:| Torna il patron Fabbri?

    «C’è la possibilità che le quote del Ravenna tornino nelle mie mani visto l’atto notarile e visto che il gruppo Aletti non ha rispettato nulla di quanto gli competeva». Queste le parole dell’ex presidente Gianni Fabbri riguardo alla situazione attuale. Non avendo Aletti rispettato i patti, tra cui quello di accollarsi tre fidejussioni della precedente dirigenza entro il 30 settembre, potrebbe non essere più il patron della società. «Secondo quanto scritto nel contratto a questo punto la proprietà precedente ha la possibilità di rientrare in possesso delle quote del Ravenna Calcio. Perché ciò avvenga dovrei fare una raccomandata».

    Raccomandata che Fabbri non ha ancora compiuto, ma sarebbe disposto a spedirla ad una condizione: «Solo se ci fossero persone serie disposte a rilevare il Ravenna Calcio. Se come credo e sento ci sono movimenti positivi e interessi veri da parte di qualcuno nei riguardi del Ravenna Calcio a questo punto le quote le metterei a disposizione gratuitamente di queste persone, al contrario di Aletti che se non erro chiede un milione e trecento euro per la società. Quando parlo di soggetti seri intendo un gruppo ravennate». Le azioni di Fabbri dipendono dunque dalla presenza di interlocutori davvero interessati, perché lui non ha nessuna intenzione di riappropriarsi del Ravenna. «Io voglio fare quello che posso per la società -ribadisce con convinzione - ma la mia esperienza con il calcio a Ravenna si è chiusa in virtù di come è terminata e di come sono stato trattato in seguito alla vicenda del calcio scommesse. Dalla quale è emerso in questi giorni che Santoni e Buffone operavano su altri palcoscenici e non su quello del Ravenna. Penso di aver dato molto al Ravenna, ho preso la squadra in C2 e l’ho riportata in B, stando stabilmente in C1. Questo senza pubblico, con soli 170 paganti, una situazione dove spendevamo di più nelle transenne e nel servizio d’ordine, come risulta dal bilancio».La vecchia dirigenza del Ravenna ha intentato una causa con la nuova, chiedendo la restituzione delle tre fidejussioni che sono state escusse: l’udienza ci sarà il 10 gennaio e chi si sta occupando della pratica è l’avvocato del foro di Napoli, Roberto Pellegrino. «Aletti non ha rispettato nulla - precisa nuovamente - e se avesse fatto ciò che doveva, dalla cessione di Piovaccari si sarebbe guadagnato un milione in più, non si sarebbero persi i tesserati e la prima squadra sarebbe in C1, dopo il mio proscioglimento». Nel corso di questi mesi Fabbri non ha mai sentito Aletti. «Due mesi fa l’ho chiamato una volta dal cellulare di un mio amico - racconta - e mi ha risposto che era in Questura e mi ha detto che mi avrebbe telefonato appena finiva, ma non l’ho più sentito. Lui e il suo gruppo si sono fatti sentire solo quando hanno avuto bisogno dei soldi per iscrivere la squadra in D». Fabbri non solo ha pagato l’iscrizione attuale. «Da due mesi è stata escussa anche la fidejussione per pagare gli ultimi due mesi di stipendi dei giocatori della passata stagione, ma non si capisce perché non siano ancora stati pagati da parte della Lega». Trieste. Intanto è partita un’istanza di fallimento per la Triestina da parte della Procura.


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