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  • Falcao:| Uomo mercato da 72 milioni di euro

    Falcao:| Uomo mercato da 72 milioni di euro

    Chelsea e Manchester City sono pronti a contenderselo. Abramovich lo vuole a gennaio mentre il Real sta alla finestra. Lui non si emoziona: «Sono tranquillo. Mi manca solo segnare su punizione, ma ci sto lavorando». Guardiola: «Lo considero il migliore attaccante d’area di rigore».
    Falcao, uomo da 72 milioni.
    «Il mio piede destro comincia a essere geloso del sinistro». L’ultima impresa (doppietta al Paraguay nelle qualificazioni mondiali) Radamel Falcao Garcia Zarate la commenta con una battuta. E con un ricordo: «La seconda rete è simile a una delle tre che ho segnato nella Supercoppa contro il Chelsea. La verità è che il mio sinistro mi sta sorprendendo». Il calcio europeo ormai è ai suoi piedi, destro o sinistro, senza differenze. Roberto Mancini è andato a vederlo personalmente confidando nella generosità del suo sceicco. Allertato da tanto dinamismo del Manchester City, Roman Abramovich è sceso pesantemente in campo: lo vuole a gennaio nel Chelsea e per conquistarlo è pronto a investire oltre settanta milioni (settantadue, euro più, euro meno) per pagare la clausola rescissoria (una sessantina di milioni) aumentata delle imposte. Lo vorrebbe anche il Real Madrid ma Josè Mourinho, parlando a un giornale portoghese, "A Bola", ha fatto sapere che resterà un sogno irrealizzato: «Esiste tra Real e Atletico un patto di non aggressione perciò l’argomento per noi è tabù. Falcao è un giocatore fantastico come lo è stato Aguero». Altro sogno non realizzato.


    PROSPETTIVE - Lui, Radamel, figlio d’arte (il padre era un difensore ed è anche il suo maestro e confidente, la persona con cui parla delle sue prestazioni e gli dice dove e come migliorare), assicura: «Sono tranquillo». Miguel Angel Gil, l’uomo che definisce le strategie dell’Atletico, garantisce: «Nessun giocatore che rientra nei piani di Simeone andrà via a gennaio». Ma trattenerlo a Madrid non sarà facile. Anche perché a 26 anni il ragazzo di Santa Maria è nel pieno della maturità. I margini di miglioramento sono ancora notevoli («Cosa mi manca? Il gol su punizione ma ci sto lavorando»), però le occasioni nella vita passano una volta sola. Il suo programma di vita è semplice: «Voglio restare in Europa e lasciare qui un segno». Europa, non necessariamente Spagna e Madrid: «No, non sono un idolo dell’Atletico. I tifosi mi amano ma per diventare un idolo devi lasciare una traccia nella storia del club. Per riuscirvi avrei bisogno di tempo». E forse non lo avrà. In Spagna lo considerano un anti-divo, un ragazzo tranquillo tutto casa, stadio e chiesa: «Mi sforzo di vivere seguendo la parola di Dio e della Bibbia. Applico quei principi a tutti i campi della mia vita».


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