Torna a parlare Ciro Ferrara, ex allenatore della Juventus: "Un mio ritorno in panchina? Per ora non c'è fretta, mi guardo intorno. Sto imparando l'inglese, l'esperienza dell'estero è sempre affascinante, sono anche stato in Inghilterra, a vedere Zola, Mancini ed Ancelotti, ma anche i metodi di lavoro di Ferguson".

L'ex difensore, ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, ha parlato anche del Napoli, la squadra della città in cui è nato e in cui è stato lanciato nel calcio che conta: "Napoli ha sempre espresso difensori di alto livello, ed il fatto che molti tifosi mi abbiano indicato come uno dei più grandi, mi lusinga molto. Però credo di essere stato agevolato dall'aver giocato sia da terzino, che da centrale. Paolo Cannavaro in Nazionale? Paolo ha fatto tutta la trafila, ma più che un posto in azzurro credo che, in questo momento, ci siano cose in ballo più importanti, come ad esempio il rinnovo contrattuale. Con il rinnovamento della Nazionale, ad ogni modo, credo ci siano già state delle novità e mi auguro che Paolo, un giorno, possa arrivare in azzurro".

Per quanto riguarda il mercato, a Ferrara è stato chiesto un parere su un possibile scambio Zuniga-Sissoko tra Napoli e Juventus: "Non so se è vero, ma garantisco per Sissoko, giocatore di altissimo livello, è un grande combattente, uno che si fa sentire in mezzo al campo".

Infine, secondo Ferrara non esistono analogie fra il suo trasferimento dal Napoli alla Juventus, nel 1994, e quello di Quagliarella della scorsa estate: "Direi di no. Ma spero che la frattura tra Fabio ed i tifosi si possa ricomporre. Per un napoletano, vedere un proprio beniamino giocare con la maglia della Juventus è paragonabile quasi ad un tradimento. Il mio auspicio è che tutto si risolva per il meglio, e che non ci siano più frizioni tra Napoli e Quagliarella. Anche perchè Fabio non è stato l'unico".