Calciomercato.com

  • Ferrero non ostacola Radrizzani: le prossime tappe per salvare la Sampdoria

    Ferrero non ostacola Radrizzani: le prossime tappe per salvare la Sampdoria

    • Renzo Parodi
    Leninianamente visitato dal dubbio: "Che fare?", Massimo Ferrero schiuma di rabbia quando legge, su Repubblica Genova, che potrebbe mandare all'aria il congegno tecnico-giuridico-finanziario pazientemente costruita da Andrea Radrizzani per mettere in salvo la Sampdoria. Come? Incaricando di silurare il bilancio sociale del club Fabio Toso, appena nominato ad di SSH (la controllante di Sampdoria) e di ridiscutere gli accordi stretti per il passaggio di proprietà del club.  Pazzo, forse. Ma mica scemo. Sa perfettamente il Viperetta che sarebbe il classico "Muoia Sansone e tutti i Filistei" ("Mi hanno espropriato la Sampdoria", smaniava a caldo) e di lui, Ferrero, non resterebbero neppure le briciole. Saltato il trust, perderebbe tutto, cinema, case, tutto. Così il Viperetta risolve (a parole…) l'enigma leniniano e fa sapere che non si opporrà all'ok al bilancio - essenziale per il salvataggio del club e l'iscrizione al campionato - che ha rifiutato 800mila euro ("So un signore…". Ma da chi? Mistero. Risulta viceversa che abbia bussato a denari da Radrizzani, respinto con perdite) e che secondo lui a fare il viso dell'arme è il trustee Vidal, scontento della soluzione ottenuta col trust, ben lontana dai 30 milioni sperati. L'unica sua (di Ferrero) preoccupazione sarebbe quella di essere tutelato durante l'interregno che correrà fra l'imminente ingresso di Radrizzani nella stanza dei bottoni blucerchiatie l'omologa della cessione da parte del tribunale, a settembre. Vidal ribatte che la questione è in mano all'avvocato Sammarco, legale di Ferrero. Il quale Sammarco non commenta perché non ha il permesso di farlo. E' il gioco dei quattro cantoni, la commedia di Plauto, cachinni e fescennini. Lo scaricabarile eretto a sistema. Espedienti che non fanno ridere. 

    I fatti, accertati e accertabili, sono i seguenti. Domani è agenda in prima convocazione l'assemblea della Sampdoria che dovrà approvare il bilancio, gravato da una perdita vicina ai 30 milioni di euro, appesantito dalle numerose minusvalenze sulla cessione di diversi calciatori. Secondo punto all'ordine del giorno, rinnovo del cda. Se ne andranno Panconi e Romei, le designazioni le farà Toso per conto di Ferrero e potrebbe decidere di fare pulizia generale, nominando un cda nuovo di zecca. Entrerà però un rappresentante di Radrizzani, in veste di osservatore. Immaginando l'estrema azione di guerriglia, Toso (ovvero Ferrero) potrebbe disertare la convocazione di domani e presentarsi alla seconda (il 19) o addirittura alla terza (il 20) costringendo Radrizzani e il cda ad acrobazie ad altissimo rischio per rispettare i tempi dell'iscrizione. Ma a che pro? Gli dovrà pur essere chiaro che finirebbe travolto, il Viperetta, dal fallimento del club, che si riverbererebbe a catena anche su SSH e su Holding Max, privandolo di quei pochi assets immobiliari che gli restano. Se ancora esiste una logica sulla superficie di questo pazzo mondo, è lecito prevedere che tutto filerà liscio. Ferrero si rassegnerà all’inevitabile. Non c'è trippa per i gatti, come dicono a Roma. 

    Banca Sistema sta per dare il via libera al prestito obbligazionario di 30 milioni in bond (convertibile in azioni) che permetterà di saldare le mensilità di aprile e maggio a calciatori, staff e dipendenti; onorare le scadenze fiscali.
    A proposito, era stato finalmente raggiunto nella notte fra martedì e mercoledì l'agognato accordo con i procuratori che fa salire al 60% di legge l'ok della categoria. A spanne complessivamente l'impegno verso tutti gli agenti creditori è di 8,5 milioni, diluiti in tre annualità. 

    In sostanza, in attesa dell'approvazione del bilancio, la Sampdoria si è messa in regola con le disposizioni che regolano l'iscrizione al campionato, da effettuarsi entro il 20 giugno. E attende di ora in ora il via libera al piano di ristrutturazione del debito da parte del tribunale civile di Genova (giudice Andrea Balba), previa approvazione dall'ausiliario Giorgio Gorgoni in relazione alla sostenibilità del finanziamento richiesto (i 30 milioni di Banca Sistema). Argomenti questi squisitamente tecnici, e noiosi alle orecchie profane e tuttavia cruciali per toccare la sponda della salvezza ed evitare il baratro del fallimento e dei Dilettanti. Fingers crossed, dicono gli inglesi. 

    Altre Notizie