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  • Fiorentina: alla scoperta del fenomeno Bernardeschi

    Fiorentina: alla scoperta del fenomeno Bernardeschi

    Un talento sopraffino capace di mettersi al servizio della squadra, con prospettive di crescita ancora immense e un futuro destinato a tingersi nell'immediato sempre più di viola e di azzurro. Federico Bernardeschi è l'uomo del momento in casa Fiorentina dopo la straordinaria doppietta di Basilea e calciomercato.com ha voluto sentire il parere di due persone che hanno avuto la bravura di cogliere prima di tanti altri le doti del fantasista di Carrara. Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, lo fece seguire con costanza dal proprio staff tecnico soprattutto nella stagione 2013/2014 (quella dell'esplosione in Serie B a Crotone) e lo convocò a 19 anni ad uno stage a Roma prima dell'ultimo Mondiale: "Quello che ci colpì da subito furono la sua qualità abbinata ad un enorme facilità di corsa e a una resistenza davvero straordinaria. E' un giocatore moderno, di quelli che servono in Serie A; è nato seconda punta o attaccante da 4-3-3, ma Sousa è stato bravissimo a responsabilizzarlo e a convicerlo a diventare un ottimo esterno a tutta fascia".

    Ne è passato di tempo da quando nel 2003 Ilario Saturni, all'epoca collaboratore della Fiorentina per il settore giovanile e vero scopritore di talenti in giro per la Toscana, lo scovò all'età di 9 anni nel Ponzano, squadra di una piccola frazione di Empoli: "Già all'epoca si intravedevano quelle qualità che oggi sta mostrando con continuità in viola. La facilità di corsa, un piede sinistro telecomandato e poi quella spiccata personalità che gli consente di rischiare sempre la giocata e di andare alla conclusione". Un carattere che anche Prandelli ha saputo cogliere da subito: "La maglia numero 10 a Firenze pesa molto, ma non sono stupito per nulla della reazione che ha avuto Bernardeschi, perchè pur avendo avuto poco tempo a disposizione per lavorarci assieme, ho potuto notare fin dall'inizio che avesse lo spessore morale per giocare ad alti livelli. Il calcio italiano deve tornare a puntare su ragazzi come lui, come Berardi, come Florenzi o come Bonaventura".

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