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  • Fiorentina, Bucciantini non "chiude" all'Europa: 'La Gara con la Roma è decisiva, bastano 6 punti. L'errore di Pairetto penalizzerà anche la Lazio'

    Fiorentina, Bucciantini non "chiude" all'Europa: 'La Gara con la Roma è decisiva, bastano 6 punti. L'errore di Pairetto penalizzerà anche la Lazio'

    Questo pomeriggio l’opinionista sportivo Marco Bucciantini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha commentato alcuni dei principali temi in casa Fiorentina: dai risultati delle ultime partite alla rincorsa ad un ritorno in Europa. Queste le sue parole: 
     
    “Il risultato di ieri ti rinfranca molto perche non è stata un partita molto diversa da quella della Fiorentina con la Salernitana: i campani sono riusciti a creare molte occasioni anche a Bergamo. Affrontarli adesso non è semplice, come lo era invece in autunno quando prendeva 4/5 gol a domenica e tutti volevano incontrarla. Adesso giocare con loro deprime l'orgoglio, perché spesso provi a fare tutto e non ti riesce niente. E’ successo anche al Milan. Questo ci permette di ribellarci dell’idea del calendario perché adesso le partite sono difficili per tutti. Ci sono da giocare le ultime tre, dobbiamo liberarci di questa voglia di analizzare continuamente il calendario. La sconfitta con il Milan? La Fiorentina ha avuto una grande reazione di squadra a Milano, si è ribellata al subire la partita. Poi nel secondo tempo è venuto fuori il Milan che sta facendo delle grandi seconde frazione: con 6 punti sei in Europa, 7 per esserne sicuri. Bisogna guardare alle ultime tre, con maggiori stimoli rispetto alle nostre avversarie. Siamo a pari punti con l'Atalanta, ma con gli scontri diretti a favore: va considerato anche che i nerazzurri dovranno vedersela anche con il Milan in piena corsa scudetto”. 
     
    Ha poi commentato, a tre partite dal termine del campionato, le possibilità della Fiorentina di tornare in Europa:  “La partita decisiva è comunque la prossima contro la Roma, perché dopo quattro sconfitte consecutive devi per forza rianimarti e muovere la classifica. Nell’ultimo periodo si è perso un po’ di magia ma non si deve dimenticare quanto fatto finora, la Fiorentina a mio avviso deve lottare fino all'ultimo minuto per conquistarsi l'Europa. Per merito, battendo le dirette avversarie negli scontri diretti. C'è da invertire la tendenza, per essere la forza nuova del campionato devi passare da una vittoria contro la Roma. Una squadra forte che nelle ultime 15 partite ha perso solo contro l’Inter, ma ha comunque i suoi punti deboli. Poi ovviamente se i giallorossi andranno in finale di Conference saranno super galvanizzati ma il campionato verrà in secondo piano, e conseguentemente anche la trasferta di Firenze. Vincendo la finale avrebbero il pass diretto per l’Europa League”. 
     
    Inoltre ha commentato anche le prestazioni di alcuni singoli della squadra di Vincenzo Italiano:  "Nelle ultime due settimane è calato improvvisamente, ed incredibilmente, Nico Gonzalez ed è mancato Torreira che per rendimento era tra i migliori centrocampisti della Serie A. queste assenze hanno pesato nell’economia di gioco di questa squadra. Dammi il Torreira di qualche settimana fa e non so se perdi come hai perso nelle ultime tre partite. Il duello Cabral-Piatek? Sono due centravanti diversi quella della Fiorentina: uno sta crescendo, Cabral, e l'altro che invece non potrà mai fare più di questo. Hanno bisogno che la Fiorentina arrivi a loro, più che il contrario. Con Nico trascinatore e la palla che passa da Torreira si illumina il gioco offensivo della squadra. Quando sta bene anche Odriozola è quello che riesce ad allungare la squadra in profondità”.
     
    Infine ha commentato anche il grave errore di Pairetto in Spezia-Lazio, errore che potrebbe influire anche sulla corsa dei viola: “L'errore sul goal della Lazio sfavorisce tutte le squadre interessate. L'avvenimento è grave perché non può succedere in tempo di VAR. L'oggettività è la battaglia di retroguardia della tecnologia. Per avere una verità più sportiva del Var, invece sta prevalendo l'interpretazione di campo. Proteggiamo il VAR, perché sia al servizio dell'arbitro. Rischia di essere l'anno zero, invece dell'anno quarto, che serva ripensarlo per ridargli legittimità”.
     

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