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  • Fiorentina, Cabral 'Lavoro da sempre per questa maglia, voglio che mi porti al Mondiale. Io come Adriano? Tratti comuni'

    Fiorentina, Cabral 'Lavoro da sempre per questa maglia, voglio che mi porti al Mondiale. Io come Adriano? Tratti comuni'

    • Federico Targetti
    L’eredità di Vlahovic, ma anche tanta voglia di confermare numeri strepitosi anche in un campionato tra i top in Europa: Arthur Cabral si presenta come nuovo giocatore e numero 9 della Fiorentina, queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa:
     
    Quanto pesa la maglia numero 9? “Credo di essermi preparato per tutta la vita per indossare una maglia così importante e simbolico, una maglia così pesante”.
     
    La mia caratteristica migliore? “Sono un centravanti, la mia caratteristica principale è la finalizzazione. Sono forte fisicamente, mi piace muovermi all’interno dell’area di rigore. Ma mi piace aiutare la squadra, partecipare al gioco, cercherò di far sì che la Fiorentina segni tante reti”.
     
    Cosa cambia qui alla Fiorentina rispetto al Basilea? “So che è una grande sfida passare dal campionato svizzero a quello italiano. Mi sto adattando alle caratteristiche della Serie A allenamento dopo allenamento. Piano piano conoscerò compagni, allenatore ed avversari, per migliorare via via”.
     
    Commisso? “Ho parlato con il presidente, mi ha accolto molto bene e mi ha dato il suo sostegno”.
     
    Kuzmanovic dice che posso essere il nuovo Adriano? “Lo ringrazio per il paragone, ci sono tratti comuni ma ovviamente posso solo sperare di arrivare un giorno a fare quel che ha fatto lui nella sua carriera”.
     
    Obiettivi in termini di gol? “In tutta la mia carriera non me ne sono posti di specifici, io quando scendo in campo penso soprattutto ad aiutare la squadra, sia con un gol o con un assist. Questo è il mio atteggiamento”.
     
    Vlahovic? “Rispetto molto tutto ciò che ha fatto, ha totalizzato grandi numeri prima del mio arrivo. Io sono qui per cercare il mio spazio in un contesto diverso. Voglio scrivere il mio nome nella storia del campionato e di questo club”.
     
    Esposito? (ex compagno al Basilea, ndr) “Certo, ho scambiato due parole anche con Seba. Mi ha parlato molto bene del club e della città, mi ha confermato che questo può essere un passo molto importante nella mia carriera”.
     
    Perché Firenze? “Quando ho saputo che la Fiorentina era interessata a me, ero molto felice, perché ha un grande progetto ed è una società importante. Per me è l’opportunità di lavorare in un grande campionato e arrivare in pianta stabile nella Nazionale brasiliana. Credo che la Fiorentina mi possa aiutare anche in questo”.
     
    Esterni offensivi? “Da quando sono arrivato ho cercato di capire come coordinarmi al meglio con loro. Doppia punta? No, ancora non ne abbiamo parlato”.
     
    Lasciare il Basilea e la corsa al titolo di capocannoniere in campionato e in Conference League? “Quando c’è l’interesse di una squadra come la Fiorentina, è molto importante. In secondo luogo, per via della vicinanza dei mondiali in Qatar”.
     
    Se conoscevo il gioco della Fiorentina? “Sapevo che erano interessati a me, quindi ho cercato di seguire le partite per cercare di arrivare preparato al meglio”.
     
    I primi allenamenti? “Sono andati molto bene, sessioni di ottimo livello. A noi viene chiesta intensità, se necessario sono pronto per giocare perché mi sono allenato regolarmente con il Basilea anche in sessioni doppie”.
     
    Barcellona? “Sì, in passato c’era stato qualcosa, lo posso confermare”.
     
    Piatek? “La concorrenza è solo uno stimolo a fare del mio meglio ed essere sempre pronto”.
     

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