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  • Fiorentina, che fine ha fatto Andrea Della Valle?

    Fiorentina, che fine ha fatto Andrea Della Valle?

    • Luca Cellini

    La sua ultima apparizione a Firenze è stata caratterizzata da uno scatto alla sua sinistra e una corsa lungo le scale della tribuna autorità. Sono da poco passati tredici minuti del primo tempo di Fiorentina-Cagliari, ultima giornata dello scorso campionato, e Andrea Della Valle, insultato da non più di cento tifosi, decide che ne ha abbastanza, abbandona la sua poltrona e segue il resto della partita negli spogliatoi. Da quel giorno, 13 maggio 2012, dell'ex presidente viola si sono perse le tracce. I fotografi a metà settimana scorsa lo hanno immortalato con il fratello Diego ad una serata di beneficienza con l'oncologo Umberto Veronesi, proprio mentre alcuni giornali ne annunciavano l'arrivo a Firenze per un presunto vertice di mercato.

    Jovetic ha mal di pancia e se ne vuole andare? Montella visita la sede e il minicentro sportivo? Il sindaco Matteo Renzi fa partire il project financing sull'area della Mercafir? Silenzio. Andrea Della Valle al momento sembra lontanissimo dalle cose di casa Fiorentina. E' proprio il minore dei fratelli Tod's il vero sconfitto dell'ultimo mese. Aveva di fatto promesso ai tifosi, prima della sfida contro il Milan, che avrebbe rivoluzionato la società, che Jovetic sarebbe stato intoccabile e che il progetto per il nuovo stadio sarebbe stato di fattivo interesse per la Fiorentina. Ma 45 giorni dopo a fare la differenza è stato il fratello Diego, che ha definito Andrea come un industriale che perde il suo aplomb quando parla di cose viola, stoppando così ogni sua iniziativa.
     
    E pensare che i tifosi viola si erano innamorati di quel presidente che sembrava quasi un ultrà quando i vari Toni, Pazzini o Gilardino buttavano la palla in rete. Non proprio Vittorio Cecchi Gori, che saliva sulla balaustra o ci attaccava uno striscione con scritto 'Batistuta è incedibile', ma Andrea Della Valle piaceva per la sua genuinità. Se c'è una battaglia da fare, allora, è per l'emancipazione dello stesso ex numero uno della Fiorentina, che sembra sempre succube del fratello. Ci si era illusi che, avendo speso tempo e fatica intorno a Gamberini e compagni, specie nel periodo più difficile della passata stagione, stavolta Andrea avrebbe mantenuto le promesse fatte. La sua sparizione dai radar fiorentini negli ultimi 45 giorni, comunque vada a finire, è un pessimo segnale, e la sua distanza dalla città, ma soprattutto il suo silenzio, non sembrano un auspicio ottimale per la nuova stagione, che invece dovrebbe aprirsi con gesti carismatici e scelte ferme.

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