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  • Fiorentina: Corvino, Freitas e quelle analogie sulla politica di mercato

    Fiorentina: Corvino, Freitas e quelle analogie sulla politica di mercato

    • David Fabbri
    Durante la conferenza stampa di presentazione di ieri organizzata per Pantaleo Corvino in veste di direttore dell'area tecnica della Fiorentina è stato pronunciato dal diretto interessato un nome che probabilmente ha detto ben poco ai più. Quello di Carlos Freitas dopotutto non è un appellativo molto famoso in Italia, ed è stato anzi una vera e propria sorpresa per quanto riguarda la sua annunciazione come nuovo direttore sportivo della socierà gigliata da parte dello stesso Corvino. Eppure per certi versi il dirigente lusitano e quello di Vernole hanno alcune caratteristiche in comune le quali, unite insieme, possono far intendere la direzione che i gigliati intraprenderanno nella loro politica di mercato. La prima è senza dubbio l'importanza che entrambi hanno sempre dato durante la loro attività al settore giovanile. Corvino infatti è sempre stato abile a trovare talenti promettenti ed aggregarli nel suo vivaio per poi attendere la loro sbocciatura. Ciò è successo con Babacar e Bernardeschi, i quali vestono tutt'ora i colori viola. In questo senso si è mosso anche Freitas con chi all'epoca era considerato un elemento del settore giovanile dello Sporting Lisbona così forte da poter essere integrato in prima squadra. I profili sono quelli di Rui Patricio, Miguel Veloso, Joao Moutinho, Quaresma, Nani e, non per ultimo, Cristiano Ronaldo, il quale dall'età di 12 anni fino ai 17 ha indossato la maglia biancoverde nelle giovanili prima di esordire in prima squadra. Non solo, sia Corvino che Freitas annoverano nella loro carriera moltissime cessioni con tanto di importanti plusvalenze. Sotto la gestione del primo basti ricordare Kuzmanovic, arrivato in viola per 3 milioni e ceduto allo Stoccarda per 8, Osvaldo, preso a 4 milioni e rivenduto a 7 al Bologna, e Felipe Melo, pagato 8 e passato poi per 25 milioni alla Juventus. Per Freitas sembra quasi scontato citare le cessioni milionarie di Cristiano Ronaldo (12,24 milioni di sterline) e di Nani ( tra i 14 e i 17 milioni di sterline). entrambi approdati al Manchester United, ma non finisce qui. Un altro prodotto del vivaio dello Sporting Lisbona, il centrocampista Hugo Viana, fu venduto da lui stesso nel 2002 al Newcastle per una cifra vicina ai 13 milioni di euro. Non solo: lo stesso Quaresma verrà ceduto al Barcellona nel 2003 per la bellezza di quasi 7 milioni di euro, mentre Mati Fernandez passerà per mano di Freitas dalla maglia biancoverde a vestire quella viola della Fiorentina nel 2012 per 3 milioni più 1,5 milioni di bonus, con l'aggiunta della percentuale sulla cessione accordata quando il giocatore arrivò in Portogallo dal Villareal per 4 milioni di euro nel 2009. Insomma, le abilità nel vendere e nello sfruttare le proprie risorse in casa al dirigente di Lisbona non mancano di certo, nonostante che, nelle esperienze al Braga, al Panatinaikos e Metz non abbia potuto metterle totalmente in pratica per via del poco tempo di permanenza. Adesso con la Fiorentina e con Corvino al suo fianco ci sarà tutto il tempo necessario per far si che la sua lungimiranza e la sua oculatezza negli affari torni ad essere importante e allo stesso tempo proficua per ogni tipo di risultato.

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