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  • Futuro Fiorentina:| Passa tutto da Corvino

    Futuro Fiorentina:| Passa tutto da Corvino

    • L.C.

    Pantaleo Corvino è partito ieri sera, direzione Sudamerica. Una decina di giorni tra Brasile, Argentina, Uruguay e Cile alla ricerca della buona occasione. I nomi sul taccuino sono tanti, e ci sarà tempo per parlarne. La missione del diesse è chiara. Vendere, abbassare il monte ingaggi, e investire su calciatori giovani o in cerca di riscatto. E di opportunità, in questo senso, ce ne sono anche in Italia. Punto primo: il mercato in uscita. I contratti in scadenza non saranno rinnovati. A nessuno. Neanche a Comotto. Lui, Donadel, Santana e Avramov se ne andranno. Il centrocampista è in parola col Genoa, mentre l'argentino è ogni giorno più vicino alla Spagna. Al Malaga, nello specifico. Club ricco, ambizioso e pronto a fargli firmare un vantaggioso triennale.

    Messi in conto questi addii, rimane da affrontare il fronte più caldo. E complicato. Quello delle cessioni eccellenti. Montolivo su tutti, seguito a ruota da Gilardino, Vargas, Mutu e Frey. Il Fenomeno ed il portiere sono, assieme al bomber di Biella, al vertice del monte ingaggi. Guadagnano tanto. Troppo per il nuovo corso fiorentino. Se possibile, quindi, Corvino li lascerà partire. Anche gratis, consegnando loro il cartellino o, magari, inserendoli in qualche trattativa. Anche perché prende sempre più corpo un'ipotesi che qualche settimana fa sembrava impossibile. Neto, il giovane brasiliano, potrebbe partire come numero uno titolare. Una novità non particolarmente gradita a Frey, che proprio domenica pomeriggio aveva ribadito la volontà di rimanere, ma solo da protagonista. In panchina, per intendersi, non ci sta.

    Su Vargas resiste sempre il forte interesse del Bayern Monaco (a gennaio si arrivò ad un passo dall'accordo), ma ultimamente sono arrivate molte telefonate dall'Inghilterra. Liverpool e Manchester City, anche se l'arrivo ormai prossimo di Conte sulla panchina della Juventus potrebbe spingere Marotta ad un nuovo contatto per il peruviano. Il tecnico ormai ex Siena, infatti, ama il 4-4-2 molto offensivo e il viola sarebbe pedina ideale per il suo scacchiere. Su Montolivo, intanto, i dubbi son diventati certezze. Se ne andrà. 'Non credo che rinnoverà, sono molto pessimista', ha ribadito Pantaleo Corvino. Più chiaro di così. Ci sono sempre i bianconeri, ma sono soprattutto le milanesi a fargli la corte. Lui oggi era a Londra. Motivo? Un evento organizzato dal suo nuovo sponsor tecnico (l'Adidas), al quale era presente anche Kakà.

    Attorno a Monto, insomma, c'è tanto movimento. 'Ho chiesto un nuovo incontro alla società. Un'esperienza all'estero? Non la escludo', ha detto. Parole chiare, che meritano un'analisi. La dirigenza, attraverso Andrea Della Valle e Corvino, va ripetendo fino allo sfinimento di aver già fatto il possibile. Accoglieranno la richiesta del capitano? Il diesse probabilmente no, visto il viaggio in Sudmerica e considerati soprattutto i rapporti con Branchini, l'agente di Riccardo. E Della Valle? Possibile, ma non è certo scontato. La sensazione, sempre più netta, è che sia il classico gioco delle parti e che la cessione sia dietro l'angolo. E poi Gilardino, un altro dall'ingaggio pesante e soprattutto uno di quelli che a gennaio se ne sarebbe andato volentieri. Al momento, su di lui, c'è in pressing la Lazio, soprattutto. Senza trascurare la Juventus (ancora) e le francesi. Marsiglia e Lione. C'è tanto da fare. Vendere bene, ridurre i costi e reinvestire meglio. Tutto è nelle mani di Corvino.

    (La Repubblica - Edizione Firenze)

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