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  • Fiorentina, Ghezzal: 'Voglio giocare di più e restare. Su Commisso e Ribery...'

    Fiorentina, Ghezzal: 'Voglio giocare di più e restare. Su Commisso e Ribery...'

    L'esterno offensivo della Fiorentina Rachid Ghezzal ha concesso una lunga intervista a FirenzeViola.it: "Se devo fare un primo bilancio sulla mia situazione personale direi che è piuttosto positivo. Anche se non ho giocato molto mi sento bene: ho buone sensazioni in allenamento e l'allenatore mi chiede di aiutare la squadra il più possibile. Poi mi sono integrato molto bene con tutti, mi hanno aiutato ad adattarmi velocemente. La squadra non è tra le prime della classifica ma abbiamo ancora molto da crescere e possiamo puntare più in alto".

    GIOCARE - "Ovviamente vorrei giocare di più, tutti i giocatori lo vogliono. L’importante non è giocare tanto, però, ma giocare bene. Sono contento di poter mettere minuti nelle gambe in amichevole, così da avere la miglior condizione possibile per quando il mister mi chiamerà in causa. Voglio mostrare tutte le mie qualità ed aiutare la squadra: quando avrò l'occasione mi farò trovare pronto".

    GIOVANI - "Ne abbiamo molti bravi in squadra. Abbiamo Dusan (Vlahovic, ndr), Sottil e Ranieri. Sono giovani ma hanno già avuto la possibilità di giocare e mostrare il loro valore. Adesso devono restare concentrati per migliorare ancora. Il mister fa giocare molto i giovani e questo è un bene, soprattutto perché qua siamo in un grande club".

    RIBERY - "È facile trovarsi bene con i grandi giocatori, e Ribery ha dimostrato ampiamente di esserlo. È un bene avere giocatori così, perché porta tutti noi a migliorare e le altre squadre a fare i conti con lui. Si sente bene e ci aiuterà molto".

    COMMISSO - "Differenze con Aulas del Lione? Sono differenti. Per Commisso siamo come figli, ci mette molto cuore. Aulas invece è il vero capo dell'azienda, che dirige  la propria società molto bene da anni. Entrambi hanno molta attenzione perché la famiglia partecipi al club".

    RAZZISMO - "Sfortunatamente nel calcio il razzismo c'è da tempo, e dappertutto. L'ho sentito anche in Francia o in Inghilterra. Penso che dare importanza a quei quattro-cinque stupidi su 30mila persone non sia la giusta risposta. Bisognerebbe interdirgli lo stadio a vita, come già accade in Inghilterra. Non penso sia giusto fermare il gioco perché a rimetterci sono i giocatori e le brave persone".

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