La prestazione della Fiorentina di Genova, anche se ha prodotto un solo punto, ha convinto (bocche di fuoco spente a parte) e passa dall'improvvisa resurrezione di Marco Marchionni, oltre che dalle conferme di due giocatori anche loro come l'esterno di Monterotondo con la valigia in mano, come Montolivo e Natali. Per l'esterno un ruolo da titolare dopo oltre un anno dopo qualche spezzone in cui però non aveva convinto nessuno. I più maligni dicono che su di lui c'era il veto a farlo scendere in campo del ds Corvino, dopo che a più riprese Marchionni aveva rifiutato il trasferimento; da ultimo a Cesena, forse con l'occhio lungo visto la classifica dei romagnoli. Ma vicende personali con Corvino a parte, sta di fatto che da un anno Marco Marchionni è stato con ben due allenatori, Mihajlovic prima e Rossi poi, in tribuna, a differenza di Montolivo che, nonostante le difficoltà per il non rinnovo di contratto e le pressioni, anche di società e piazza, è sempre rimasto titolare con entrambi i tecnici.

Un motivo tattico o comportamentale del giocatore laziale ci sarà pure alla sua esclusione durata finora. Il discorso è però superato dal fatto che domenica ha dimostrato professionalità e che l'apporto di un giocatore come lui da qui alla fine della stagione può essere fondamentale, soprattutto se Delio Rossi dovesse confermare il 4-4-2, dove ha detto di essere a corto di esterni. I moduli fin qui utilizzati, a parte il 4-3-3, dove però Cerci e Jovetic erano i giocatori utilizzati, non si addicevano granché a Marchionni, chiuso dagli altri centrocampisti sia nel 4-3-1-2 e nel 3-5-2.

(Il Nuovo Corriere di Firenze)