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  • Mihajlovic e Vargas:| Catania è l'ultima spiaggia

    Mihajlovic e Vargas:| Catania è l'ultima spiaggia

    • L.C.

    Gli amici si vedono nel momento del bisogno. Sinisa Mihajlovic e Juan Manuel Vargas vivono giorni difficili, probabilmente i peggiori da quando sono a Firenze, motivi e ragioni diverse che, però, tra di loro si incrociano e si intersecano. Il tecnico serbo che mette fuori squadra il peruviano per motivi disciplinari, ed il 'loco' che torna dal Perù svogliato, sovrappeso, praticamente inutilizzabile per Cesena. Per entrambi, però, ecco l'ancora di salvataggio, una sorta di ultima spiaggia chiamata Catania... l'amica Catania. Eh già, perchè la squadra siciliana, per Mihajlovic e Vargas, non è una squadra come tutte le altre, e per la proprietà transitiva Fiorentina-Catania di sabato prossimo non sarà una partita come tutte le altre. Con i rossoblù del presidente Pulvirenti, infatti, i due viola in difficoltà hanno conosciuto il grande calcio: Mihajlovic da allenatore, Vargas sul rettangolo verde.

    Sinisa arrivò in Sicilia nel 2009 dopo l'esonero di Bologna subìto l'anno precedente. Per lui un debutto amaro (sconfitta casalinga contro il Livorno), poi il crescendo rossiniano con la sublimazione del 2-1 sulla Juventus (era il 20 dicembre), conquistato addirittura al 'Delle Alpi'. Corvino lo sceglie per il carattere, la determinazione, la capacità di motivare i giocatori, ed il 3 giugno 2010 Mihajlovic approda a Firenze. Le cose (ahimè) non vanno come dovrebbero, ed oggi il tecnico serbo è sul banco degli imputati, come e più di chiunque altro. La Fiorentina perde con la Lazio in casa, pareggia 'male' a Cesena, e la spada di Damocle di Delio Rossi che pende inesorabile. Il Catania, quindi, come occasione per rinascere e ripartire proprio da dove Mihajlovic ha spiccato il volo.

    Situazione analoga per Vargas. Nell'estate del 2006 arriva da perfetto carneade alle pendici dell'Etna, disputa una prima stagione così e così (33 presenze e nessun gol), per poi esplodere nel campionato successivo (39 gettoni e 5 reti). Galeotto fu un sinistro imparabile scagliato alle spalle di Avramov in un Fiorentina-Catania del 17 febbraio 2008: quel giorno vinse la Fiorentina 2-1, ma l'immagine del peruviano devastante rimase indelebile nella mente di Corvino e dei tifosi viola. Pochi mesi dopo Vargas vestirà la maglia viola per 12 milioni di euro, e tante grazie al Catania vero e proprio trampolino di lancio per la sua carriera.

    Mihajlovic e Vargas, dunque, contro il loro passato senza rancore, anzi... consapevoli di ritrovare vecchi amici, di riabbracciare un periodo (quello sì...) ricco di soddisfazioni. Sopratutto Vargas ritroverà una maglia da titolare dopo l'esclusione di Cesena, e dovrà dimostrare di aver capito la lezione. Mihajlovic, invece, si gioca tutto in una settimana: dopo il Catania, sarà la volta della Juventus a Torino (martedì 25, nel turno infrasettimanale), quindi al 'Franchi' arriverà il Genoa dell'ex Malesani. Per Miha ed il 'loco'... vietato sbagliare.

    (Il Nuovo Corriere di Firenze)

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