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  • Fiorentina, Piatek: 'Pronto a sfoderare le pistole al Franchi. L'Europa è possibile, io con Vlahovic? Perché no'

    Fiorentina, Piatek: 'Pronto a sfoderare le pistole al Franchi. L'Europa è possibile, io con Vlahovic? Perché no'

    • Federico Targetti
    L’annuncio ufficiale è arrivato solo due ore fa, ma è già tempo di presentarsi alla stampa per Krzysztof Piatek, nuovo attaccante della Fiorentina, che lo ha prelevato in prestito gratuito con diritto di riscatto dall’Hertha Berlino. Ecco le sue parole: 


     
    Genoa? “E’ sempre nel mio cuore, ho fatto tante cose belle lì, ma non ne voglio parlare molto perché adesso sono qui, in un grande progetto. La Fiorentina gioca un gran calcio, è importante perché un attaccante faccia tanti gol”.
     
    La mia evoluzione? “Per me è importante giocare un calcio d’attacco. Penso di essere il tipo di giocatore che aiuta la squadra, sarà importante dimostrare il mio valore in allenamento per far cambiare idea all’allenatore”.
     
    Jovetic? “Certo, è un grande amico, ho parlato tanto con lui all'Hertha. Mi ha detto solo cose positive su Firenze e la Fiorentina, sono felicissimo”.
     
    Pistolero? “Sì, sono pronto a sfoderare le mie pistole qui allo stadio Franchi. Vediamo come va, ma io sono pronto”.
     
    Vlahovic? “Lui è un grande attaccante, ha fatto tanti gol, ma ne ho fatti 30 in una stagione anche io. Lui ha talento, potenziale, credo anche di poter giocare in coppia con lui in caso di bisogno, ho visto che il Mister a volte cambia sistema”.
     
    Europa? “Sì, penso che la strada sia quella giusta, è possibile secondo me”.
     
    Numero 19? “E’ importante perché ho fatto tanti gol al Milan con quel numero”.
     
    Cosa mi ha convinto? “Per me era importante tornare in Italia, qui c’è futuro. Io però da parte mia devo dimostrare tanto in campo”.
     
    Dragowski? “Ho parlato anche con lui, ovviamente, mi ha raccontato della squadra e so che possiamo fare cose incredibili”.
     
    Prandelli? “Grande allenatore, una persona incredibile. E’ stato importantissimo per il mio ritorno al gol, e sì, è qualcosa che mi accomuna a Vlahovic”.
     
    Differenze tra Germania e Italia? “Qui c’è grande tattica, con linee difensive sempre vicine alla porta. E’ difficile giocare in profondità rispetto alla Germania”.
     
    Attaccanti polacchi? “Lewandowski e Milik sono straordinari e, come con Vlahovic alla Fiorentina, sono pronto a giocare insieme a loro. Contro la Russia saranno dei playoff difficili”.
     
    Dal 2018 a oggi? “Sono più esperto, direi sicuramente un calciatore migliore”.
     

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