L’episodio di mercoledì scorso che ha visto come protagonisti Adem Ljajic e Delio Rossi ha cambiato il destino non solo del tecnico riminese, ma soprattutto del club viola che, salvo sconvolgimenti, avrebbe affidato a lui la guidata tecnica della prossima stagione. Spazzato via in pochi secondi di follia autentica il binomio Delio Rossi-Firenze, la società, che si è fatta trovare impreparata anche dalla mancata conferma di Pantaleo Corvino (che il club stesso ha deciso dopo la sconfitta contro la Juventus), è legata sempre di più ad un progetto che può svilupparsi oppure no. Sarà infatti la valutazione dei fratelli Della Valle sull'idea del nuovo stadio, in zona Firenze Nord, a tracciare il solco della Fiorentina che verrà. Se gli imprenditori marchigiani daranno il via libera al progetto, si potrà concretamente parlare di rilancio economico, e - al di là dei portatori del pensiero dei vertici societari gigliati - ci sarà una ristrutturazione a 360 gradi rispetto alla Fiorentina di oggi, con investimenti importanti, soprattutto nel parco giocatori. Altrimenti si profila un proseguimento della già tempo avviata politica di autofinanziamento.
Quale che fosse stato il finale di campionato di Delio Rossi sulla panchina viola, Andrea Della Valle insieme ad alcuni emissari stava già lavorando, almeno sulla carta, per riformare la coppia che c'era a Roma qualche anno fa, quella composta da Franco Baldini e Luciano Spalletti. Segnali al tecnico di Certaldo ne erano già arrivati, mentre il dirigente di Reggello era visto come un simbolo della fiorentinizzazione del club, insieme all'attuale allenatore dello Zenit, pure lui noto tifoso gigliato. Se però, come detto, l'idea del nuovo stadio non piacesse ai fratelli Della Valle, ma soprattutto se il duo Spalletti-Baldini non potesse ricongiungersi, si tornerebbe a puntare su Marco Fassone (oggi al Napoli) come nuovo d.g. gigliato, e su Giovanni Sartori. Quest'ultimo che porterebbe 'in dote' una sua vecchia conoscenza: Stefano Pioli, fra l'altro ex viola. E i tifosi? Al di là dei sogni rappresentati da Spalletti o Prandelli, l'idea folle sarebbe quella di Zdenek Zeman. Per la serie: 'La società non vuole investire, ma almeno sulla panchina della Fiorentina c'è un allenatore che sa costruire calcio'. Paradossalmente proprio il maestro di Delio Rossi potrebbe iniziare quell'avventura che l'ex mister gigliato si è pregiudicato con le sue mani in una notte di inizio maggio.
