Calciomercato.com

  • Fiorentina, 'spendere o non spendere?'. La classifica piange, serve una presa di coscienza

    Fiorentina, 'spendere o non spendere?'. La classifica piange, serve una presa di coscienza

    • Giacomo Brunetti
    La fiducia dell'ambiente non è persa. Sicuramente è stata intaccata dallo "zero" con il quale la Fiorentina si è presentata ieri sera ai nastri di partenza delle due settimane di sosta per le nazionali, ma non è persa. I tifosi, fin dal ritiro di Moena, hanno ribadito l'appoggio alla squadra, ma non alla società, lievemente nel mirino di alcuni cori di contestazione anche ieri sera durante la gara contro la Sampdoria. Adesso però serve invertire la rotta, magari portando a Firenze uno o due innesti per colmare determinate lacune - o almeno provarci - e prolungare il carico di entusiasmo che potrebbe andare svanendosi. Alla squadra serve un periodo di rodaggio, questo però non deve essere un alibi. Soprattutto per rimanere inermi in questi ultimi giorni di calciomercato.
     
    UN TESORETTO COSPICUO - Il saldo, tra cessioni e acquisti, è nettamente positivo: circa trentacinque milioni di euro ancora nelle casse viola sono ancora a disposizione dopo un'estate piena di vendite eccellenti. Dei centocinque milioni incassati, circa settanta sono già stati spesi tra entrate e riscatti dei prestiti: naturalmente, anche se la dirigenza volesse sorprendere, non verrebbero spesi tutti, in virtù del ripianamento di alcune falle passate e future. Ma una buona base per fare mercato c'è. Anzi, una base che raramente negli ultimi anni la Fiorentina ha avuto. L'autofinanziamento, quest'anno, ha lasciato in dote ampio margine di manovra.
     
    MA LA VOLONTÀ C'È? - Al momento, il mercato viola è chiuso, almeno in entrata. In uscita restano da sistemare alcune situazioni degli esuberi, come per esempio Matias Fernandez e Ante Rebic. Oggi però ci saranno maggiori novità sulle manovre e sulle operazioni che verranno pianificate da Pantaleo Corvino e Carlos Freitas. Il Direttore Generale gigliato dovrebbe raggiungere Milano nei prossimi giorni, anche se la sua presenza nel capoluogo lombardo per le ultime ventiquattro ore dell'attuale sessione è ancora in dubbio. La volontà della Fiorentina andava verso l'immobilità in quanto ad acquisti, ma la rotta potrebbe cambiare alla luce dei recenti risultati. Molto dipenderà anche dalle valutazioni che Stefano Pioli farà insieme ai dirigenti.

    COSA MANCA - La difesa è numericamente sistemata. Numericamente, non qualitativamente, poiché tra vecchi problemi e nuove incertezze la casella dei punti in classifica indica "zero". "Di quattro terzini non se ne fa uno", borbottano a Firenze. E in effetti, salvo qualche buona indicazione offensiva da Cristiano Biraghi e Bruno Gaspar, il resto è niente. Il centrocampo ha perso molta qualità e l'arrivo di Jordan Veretout non ha dato la svolta in tal senso: un compagno di reparto per Milan Badelj e il francese non sarebbe un'idea scellerata, anche alla luce dell'intenzione di schierare Marco Benassi sulla trequarti, altro settore a cui non guasterebbe un ulteriore innesto.

    PARLA IL CAMPO - Le due sconfitte in altrettante partite sono un monito. Il lavoro di Pioli e le scelte della dirigenza saranno fondamentali da qui alla gara contro il Verona tra due settimane. In questo lasso di tempo si costruirà e plasmerà una importante fetta della stagione in corso. E il mercato potrebbe dare un aiuto decisivo, prendendo coscienza del fatto che innesti di valore sarebbero vitali.
     

    Altre Notizie