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  • Fiorentina, Vargas: dal ritiro sfiorato alla rinascita

    Fiorentina, Vargas: dal ritiro sfiorato alla rinascita

    • Luca Cellini

    C'è stato un attimo nell'estate da poco chiusasi in cui Juan Manuel Vargas aveva deciso di dire basta con il calcio. Non una finta come quelle che era abituato a fare con successo sulla corsia mancina fino a tre anni fa, né un mero sfogo fine a se stesso, ma una vera e propria decisione che sapeva di sentenza definitiva quella del numero 66 viola, al termine di una fase depressiva che aveva portato l'ex giocatore del Catania al completo sbando fisico ed atletico. Ed invece nella settimana che lo portera' a compiere il prossimo 5 ottobre 30 anni, Vargas sembra giunto al termine del purgatorio cui lo ha confinato nell'ultimo mese il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella. Non l'inferno dell'allontanamento dal gruppo come nel primo ritiro di Moena del 2012, ne' il paradiso della maglia da titolare indossata in Champions League fra il 2008 ed il 2010. Proprio al termine della migliore stagione di Vargas a Firenze questi era pronto per il suo trasferimento in lidi migliori, con un sogno mai celato di approdare al Real Madrid, ma il costo del cartellino fissato al rialzo dall'ex d.s. Corvino porto' ad uno 'sliding doors' negativo per il ragazzo cresciuto nell'Universitario.

    Non fu la ormai nota 'Notte delle pernici' a rovinare, nella quale ballò nudo sui tavoli, a rovinare l'immagine di Vargas agli occhi di Montella ma il pessimo modo di allenarsi del peruviano che mischiava insubordinazione ai richiami, a contestazioni dei dati atletici che emergevano dai gps che gli venivano applicati sulla maglia di allenamento. Prima di finire a titolo temporaneo a Genova, 'El Loco' si alleno' da solo a Firenze sotto lo sguardo del club manager Vincenzo Guerini, con tanto di utilizzo a gettone nell'amichevole che doveva servire a farlo acquistare dal Galatasaray, ma quando l'Imperatore Terim seppe dei bei otto chili di sovrappeso del peruviano pose il suo veto all'acquisto.

    E torniamo all'inizio di questo percorso, quando Juan Manuel Vargas aveva deciso di dire basta dopo il mancato riscatto da parte del Genoa. L'ex numero 6 viola ha ricevuto la scossa dagli amici del Firenze rugby, in particolare quel Marcelo Segundo confidente delle serate tristi ed anima sudamericana dello sport fiorentino. Vargas si è rimesso in piedi prima di testa e poi nel fisico, e dando prima la sua disponibilità al club di spalmare il suo attuale ingaggio su due anni (attuale scadenza giugno 2015), e poi allo staff tecnico di Montella, è stato messo alla prova di quest'ultimo che ne ha testato la capacità di andare anche semplicemente in panchina e poi non giocare. Adesso il purgatorio di Juan Manuel Vargas sta finalmente finendo e complice l'infortunio di capitan Pasqual, e'pronto a tornare in campo, pronto per iniziare un nuovo percorso, quello di nuovo di calciatore professionista.

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