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  • Fiorentina, Vargas:| Con Rossi c'è un 'patto'...

    Fiorentina, Vargas:| Con Rossi c'è un 'patto'...

    • Luca Cellini

    Delio Rossi e Juan Manuel Vargas si sono 'piaciuti' subito. Appena entrato nello spogliatoio viola, lo scorso novembre, di ritorno da un match con la propria Nazionale, l'ex esterno del Catania ha trovato un tecnico diverso, rispetto a quel Mihajlovic che lo aveva prima lanciato e poi trascurato, non curandosi delle questioni private che incidevano sul suo rendimento (tanto che il peruviano era in cima alla lista, tra i giocatori della Fiorentina, per episodi disdicevoli fuori dal campo). Rossi ha parlato con Vargas, gli ha chiesto spiegazioni sulla sua involuzione fisica e tecnica, ne ha ascoltato le risposte, e infine lo ha responsabilizzato, ma soprattutto gli ha chiesto di 'confessarsi' pubblicamente, di aprirsi con il mondo esterno, cosa che il 28enne aveva smesso di fare da tempo, parlando apertamente dei propri problemi personali - la separazione in atto con la moglie e il conseguente allontanamento dai figli -, in modo da liberarsi di parte di quel 'male oscuro'.

    Vargas ha rilasciato un comunicato stampa sul proprio sito, dialogando anche con una parte dei giornalisti peruviani; quelli italiani, soprattutto fiorentini, 'li detesta', e non se ne capisce il motivo, visto che ne hanno protetto la privacy pur conoscendo le problematiche a cui il giocatore stava andando incontro da tempo-. E, soprattutto, ha ricominciato a fare vita da atleta. Ecco spiegato il perché, al di là dell'infortunio di Pasqual, delle ultime due gare da titolare. Una stretta di mano, un 'patto d'onore' fra Rossi e Vargas, affinché quest'ultimo provi a dare il massimo delle sue potenzialità, e il primo non lo abbandoni nella lunga risalita verso la pace interiore e una fisicità da giocatore vero. Poi a giugno, comunque vada a finire la stagione, le strade si separeranno, magari cercando di lasciare un buon ricordo nei tifosi della Fiorentina, i quali hanno lungamente amato questo mancino che aveva imboccato la 'cattiva strada', come può accadere a qualsiasi essere umano, e non certo un semplice 'fannullone', come qualche dirigente viola ha voluto superficialmente etichettarlo.

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