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  • Firenze non rappresenta tutti i mali del calcio, ma è chiaro che lo Stadio Franchi adesso diventa un caso

    Firenze non rappresenta tutti i mali del calcio, ma è chiaro che lo Stadio Franchi adesso diventa un caso

    Dopo le polemiche degli ultimi giorni, nate dopo i fatti successivi a Fiorentina-Inter, quest’oggi all’interno di un suo editoriale sul Corriere Fiorentino il direttore del quotidiano Roberto De Ponti è andato contro corrente spiegando come effettivamente allo stadio Franchi di Firenze da tempo vadano in scena episodi del genere. Queste le sue parole 
     
     “Con il benaltrismo i problemi non si risolvono; meglio - anzi, peggio - nemmeno si affrontano. In realtà nessuno si è sognato di indicare Firenze come la summa di tutti i mali del calcio italiano, ma che esista un caso Franchi è indubbio. Lo avevamo detto quando Luciano Spalletti era stato affrontato a muso duro da un tifoso viola al termine della partita con il Napoli, nemmeno due mesi fa, ricordando che il primo passo per risolvere un problema è riconoscerne l’esistenza. Invece no, continuiamo a far finta che il problema non esista e che tutti ce l’abbiano con la civile Firenze, messa ingiustamente sotto accusa. Dalle curve, in qualsiasi stadio, nell’immaginario comune un atteggiamento simile te lo aspetteresti. Ma non in tribuna, dove i biglietti costano di più, dove sarebbe bello avere segnali di educazione e rispetto e dove invece, purtroppo, le intemperanze aumentano di settimana in settimana. Segnalare che le tribune del Franchi sono diventate un problema non significa accusare una città, e dire «è così dappertutto» è la maniera migliore per ignorarlo: un po’ come invocare il governo per mettere fine agli insulti territoriali dei tifosi dell’Atalanta e tapparsi gli orecchi fingendo di non sentire le invocazioni al Vesuvio quando il Napoli arriva a Firenze”.
     

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