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  • Football Leaks: parte il 'processo del secolo' a Rui Pinto, che però è già nel programma di protezione testimoni

    Football Leaks: parte il 'processo del secolo' a Rui Pinto, che però è già nel programma di protezione testimoni

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Qualcuno in Portogallo parla di processo del secolo. E magari si esagera coi toni, ma certamente il procedimento che oggi si apre a Lisbona e vede come imputato Rui Pinto lascerà il segno. In termini formali c'è da stabilire se il trentunenne di Vila Nova da Gaia sia colpevole dei 90 capi di accusa che gli sono stati mossi, quasi tutti relativi a crimini informatici e uno riguardante un presunto tentativo di estorsione ai danni di Doyen Sports Investments sulla cui dinamica è più che lecito alimentare perplessità

    Ma in realtà il processo che prende il via in queste ore presso il Campus da Justiça ha un significato che va ben al di là della posizione giudiziaria di Rui Pinto e dei relativi capi d'imputazione. Perché attorno alla figura dell'animatore di Football Leaks e di altre operazioni basate sulla pubblicazione di documenti riservati (Luanda Leaks, Malta Files) si gioca una partita giudiziaria di portata globale, inserita in una vicenda che non si concluderà con questo processo. E lo si capisce sia dalle strette misure di sicurezza organizzate intorno allo svolgimento del procedimento e per garantire la sicurezza dello stesso Rui Pinto, sia dal nervosismo di molti soggetti che pretendono di vedere assegnato all'imputato un profilo da criminale e invece se lo ritrovano inserito in un programma di protezione dei testimoni. 

    Ciò che dà una risposta chiara a proposito del dilemma (hacker o whistleblower?) sul profilo da ritagliare intorno all'imputato di questo processo: egli, per il sistema giudiziario portoghese, gode adesso dello status di denunciante e lo manterrà indipendentemente dall'esito del processo. Che promette di avere un rilievo mediatico del massimo livello, anche perché Rui Pinto ha presentato una rilevante lista di personaggi chiamati a testimoniare. Fra essi anche Edward Snowden, l'ex tecnico informatico della CIA che nel 2013 ha svelato al mondo i programmi di sorveglianza messi su dal governo Usa.

    @pippoevai

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