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  • Gasperini è tutta la storia dell'Atalanta: ora può finalmente scriverne la leggenda

    Gasperini è tutta la storia dell'Atalanta: ora può finalmente scriverne la leggenda

    • Federico Targetti
    Cos'era l'Atalanta prima di Gian Piero Gasperini? Anzi, cosa sarebbe stata l'Atalanta se, dopo i primi risultati scoraggianti ottenuti con Gasperini nell'autunno del 2016, avesse deciso di cambiare allenatore?

    Non possiamo saperlo con certezza, ma ci sentiamo abbastanza sicuri nello scrivere che non sarebbe una squadra sul punto di tentare due volte di sollevare il primo trofeo da 60 anni a questa parte, dopo le finali di Coppa Italia perse negli ultimi anni contro la Lazio e contro la Juventus. 

    LA CRONACA: ATALANTA-MARSIGLIA 3-0

    TERZO E QUARTO TENTATIVO - Proprio in Coppa Italia è in programma il primo tentativo: dopo aver eliminato la Fiorentina, c'è ancora la Juventus a Roma il 15 maggio. E poi Dublino, appena sette giorni dopo, avversario l'imbattibile (ma lo sarà davvero?) Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Due finali nell'arco di una settimana per una squadra che, prima del binomio Percassi-Gasperini, faticava persino a garantirsi la permanenza in Serie A e vantava al massimo, nella propria storia, una manciata di campionati di Serie B e una Coppa Italia nel 1963. Un'altra epoca, un altro calcio. 

    IL PRIMO RIVOLUZIONARIO - Quella difesa a tre con i braccetti che si sganciano, quegli esterni capaci di spingere, di cercarsi, di trovarsi e di andare al gol che poi sono diventati l'espressione più entusiasmante del calcio moderno: è stato Gasperini a introdurre questi concetti in Italia, nel Genoa 2008 2009 che poi si è rivelato il fervido crogiolo nel quale tanti allenatori di oggi sono stati forgiati - Thiago Motta, Juric, Paro, Bocchetti, Palladino. Tutto questo ha trovato la propria massima espressione nella fucina di Zingonia, ed è stato ripreso in tutta Europa negli anni successivi. 

    IDENTITA' E VALORIZZAZIONE - Emblema del modello Atalanta e Gasperini è Matteo Ruggeri, prodotto del settore giovanile che ha messo il sigillo sulla vittoria contro il Marsiglia. In principio è stato Andrea Conti, con Caldara e Gagliardini, poi Bastoni, oggi Scalvini e Ruggeri. Non a caso, quasi tutti braccetti ed esterni, i ruoli che sono stati rivoluzionati da Gasperson, felicissima crasi tra Gasperini e Sir Alex Ferguson, con riferimento alla longevità che tutti a Bergamo si augurano possa caratterizzare l'avventura nerazzurra del tecnico di Grugliasco. 

    E IN FUTURO? - Come sempre, non mancano gli interessamenti da parte di altre squadre, la più chiacchierata è il Napoli che ha anche il nome di Gasperini in lista oltre a quello di Pioli tra gli altri. Ma un trofeo, per non dire due, potrebbe fungere da incentivo e propellente per proseguire ancora insieme, sempre insieme verso quella che nelle due settimane che vengono può passare da storia (già ampiamente fatta con la prima finale europea in assoluto) a leggenda della Dea. E poi, vogliamo mettere una possibile Supercoppa Europea contro il Real Madrid di Mbappé?

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    VE
    VE

    E basta con i soliti "mi sta antipatico ma..."; mica ci dovete uscire insieme fuori a cena con Ga...

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