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  • Genoa, che caos il mercato difensivo: gli incredibili casi Yamiq e Polenta

    Genoa, che caos il mercato difensivo: gli incredibili casi Yamiq e Polenta

    • Marco Tripodi
    Gli ultimi due giorni di mercato sono stati ricchi di colpi di scena per il Genoa.
    Soprattutto per quel che riguarda l'ultimo tassello da aggiungere in difesa, il Grifone è stato al centro di trattative a dir poco isteriche e misteriose a cavallo tra Europa, Africa e Sud America, con giocatori prima annunciati, poi smentiti e quindi regolarmente tesserati.

    Al centro della vicenda il marocchino Jawad El Yamiq e l'uruguaiano Diego Polenta. Tutto nasce domenica sera quando sembra ormai fatta per il passaggio del centrale del Raja Casablanca in rossoblù. Un affare da 650 mila euro che poche ore più tardi, quando il giocatore che ha già eseguito le visite mediche e firmato il contratto con il Genoa ed è in procinto di raggiungere Pegli, viene bloccato per non meglio specificati intoppi burocratici. All'inizio si parla di scarsa convinzione della società ligure ad investire su un profilo con nessuna esperienza internazionale, ma poi emergono incomprensioni nelle modalità di pagamento tra i due club e l'agente del calciatore, l'ex rossoblù Kharja.

    Il Grifone a quel punto sembra abbandonare la pista per dirigersi su una sua vecchia conoscenza: l'ex capitano della Primavera genoana Diego Polenta. Ottenuto l'ok del diretto interessato, in tempi rapidi si trova anche l'accordo con il suo club, il Nacional Montevideo. Nel pomeriggio di ieri tutto sembra fatto: Polenta fa i bagagli e si dirige all'aeroporto internazionale della capitale uruguaiana. Ma al momento di imbarcarsi il 25enne ex Bari si accorge di non avere più con sè il proprio passaporto e nonostante le insistenze, che coinvolgono anche ambasciatori e consoli dalle due sponde dell'Oceano, è costretto a rinunciare al viaggio ed al trasferimento.

    Conscio di non riuscire più a tesserare il sudamericano entro le 23 di mercoledì, il Genoa fa inversione a U tornando prepotentemente su El Yamiq e sistemando, non senza una buona dose di diplomazia, un'assurda vicenda di mercato. Forse.

     

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