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Orsolini e Barrow? Meglio le ‘vecchie volpi’ del Genoa: col Bologna la gara perfetta

Orsolini e Barrow? Meglio le ‘vecchie volpi’ del Genoa: col Bologna la gara perfetta

  • Renzo Parodi
    Renzo Parodi
Bum, bum bum! Tre volte Genoa, Bologna abbattuto dalla contraerea genoana: Soumaoro e Sanabria nel primo tempo, Criscito dal dischetto allo scadere dei 90'. Verdetto ineccepibile. Il Genoa ha sfruttato tre delle cinque occasioni per segnare costruite con perizia, il Bologna non ne ha prodotta neppure una. La squadra di Mihajlovic peraltro ha giocato in 10 uomini dal 33' del primo tempo, espulso Schouten per un fallaccio sconsiderato su Behrami, e ha finito in nove per il doppio giallo a Denswil, autore del fallo su Sturaro che ha provocato il rigore dello 0-3.

Ma l'inferiorità numerica non basta ad assolvere il Bologna. Spinto dal suo pubblico entusiasta, con il patron Joey Saputo in tribuna, la squadra che un dì lontano tremare il mondo fece si è perduta sul più bello, cancellando l'exploit dei 10 punti raccolti nelle ultime quattro gare (tre vittorie filate) e rinfoderando le ambizioni europee. Sono mancati i giovani talenti, Orsolini (sostituito nella ripresa) e Barrow, annullati dalla puntigliosa difesa genoana e forse da una condizione atletica imperfetta, in settimana si erano allenati così così. L'highlander Palacio, commovente, ha tenuto in piedi la baracca, là davanti, andando però a cozzare contro il muro umano Soumaoro, un gigante d'ebano arrivato al Genoa a gennaio, che ha sbloccato lo 0-0 e assieme a Masiello ha cambiato faccia alla retroguardia di Nicola.

Il Genoa non vinceva una gara in trasferta da oltre un anno (3-1 a Empoli) e col tecnico ex Crotone ha guadagnato 11 punti in sette gare. Classifica assai accorciata, laggiù in fondo, anche in virtù del successo del Lecce sulla Spal. Si attendono notizie da Sampdoria e Fiorentina (scontro diretto domenica a Marassi) e pure dal Toro, atteso lunedì sera dal Milan a San Siro. Nessuno può dirsi tranquillo e la lotta per salvarsi si annuncia palpitante. Il Bologna per la sfida casalinga coll'Udinese perderà per qualifica Schouten e Denswil, il Genoa Sturaro e cercherà di recuperare Pandev, Radovanovic e Masiello, usciti acciaccati dalla giostra del "Dall'Ara". Sette gli ammoniti e due gli espulsi (Schouten e Deswil), eppure non è stata una gara cattiva. Spigolosa sì, ma non cattiva. Il pubblico e Mihajlovic si sono adirati con Massa, e però l'arbitro di Imperia non ha commesso errori decisivi. Qualche sbavatura nella valutazione dei falli, ma nulla che abbia compromesso l'equilibrio della gara.

Il Bologna era in rampa di lancio, dieci punti raccolti nelle ultime quattro partite, delle quali tre vittorie. Genoa in risalita, tre risultati utili di fila, otto punti nelle sei gare sotto la gestione di Nicola. Molte assenze per infortunio dalle due parti: Sansone, Santander, Krejci, Dijks e Soriano fra i rossoblù di casa; Ghiglione, Schone, Romero e Lerager nei ranghi dei rossoblù ospiti. Mihajlovic, tornato in panchina e come al solito molto applaudito dalla folla bolognese, ha scelto Svanberg come vice Soriano e in mediana ha ridato la maglia da titolare a Poli, nell'ormai collaudato 4-2-3-1 che vede Palacio, antico bucaniere dell'area di rigore, nel ruolo di unica punta centrale, con Orsolini e Barrow in appoggio sugli esterni. Nicola ha sostituito Ghiglione con Ankersen lasciando immutato il 3-5-2 che vede il possente Soumaoro al centro della difesa e in avanti la coppia Sanabria-Pandev, con Pinamonti dirottato in panchina. E tuttavia l'ex attaccante del Frosinone ci resterà seduto appena 12', l'infortunio a Pandev (ginocchio sinistro) lo proietta subito in campo.

Bell'avvio del Bologna, con i centrocampisti centrali in pressing e il Genoa costretto ad alzare il muro, Behrami è il perno della mediana davanti alla difesa, Radovanovic e Sturaro gli interni. La foga del Bologna è bella da vedere ma improduttiva, la manovra nasce rapida e ficcante però si arena sulla trequarti, non si aprono sbocchi sugli esterni perché Orsolini a destra e Barrow a sinistra sbattono conto Masiello e Biraschi, aiutati nei raddoppi da Criscito e Ankersen. E Palacio, sollecitato con lanci lunghi, spesso troppo lunghi, sbatte contro la montagna nera, l'ex capitano del Lille Adama Soumaoro, che gli toglie progressivamente spazio e fiato e lo costringe a rincorse sugli esterni che fiaccano la resistenza del "Trenza".

Inesorabilmente il Genoa guadagna campo e supera le iniziali difficoltà di costruzione del gioco allargandosi alla ricerca dell'aggiramento sui fianchi.. La prima sveglia per il Bologna squilla al 24', sul corner battuto da Sturaro spunta alla deviazione la testa di Sanabria, Skorupski ha il riflesso giusto per ricacciarlo prima che varchi la linea bianca. Il gol è soltanto rimandato. Arriva dopo 4 minuti, Radovanovic pesca Masiello sullo spigolo esterno mancino dell'area piccola, controllo e sinistro tranciante in diagonale dell'ex Atalanta, il gambone di Soumaoro "brucia" sul tempo Danilo per la deviazione sottomisura nel sacco del Bologna. Genoa avanti.

Non è decisamente serata per i colori della squadra di Mihajlovic, il giovane Schouten al 33' si avventa a contendere un pallone a Behrami e non frena lo slancio quando il genoano lo anticipa. Fallo netto e brutto, Massa estrae il giallo, al Var Nasca lo invita a rivedere l'azione, Massa esegue e decide per il rosso. In effetti il piede destro alzato di Schouten aveva colpito la tibia di Behrami a tacchetti spianati. Decisione non contestabile, a stretti termini di regolamento. Difatti nessuno la contesta. Il peggio però per il Bologna deve ancora arrivare, scosso dallo svantaggio e dall'espulsione, traballa e si fa infilare come una banda di ragazzini da strada.

Prima Sturaro scalda le mani a Skorupski scoccando un difficile pallone, e al 43' Denswil in avanscoperta si fa soffiare il pallone da Sanabria, il paraguagio galoppa per sessanta metri, pressoché indisturbato (Poli non affonda il tackle in scivolata), affianca uno stranito Danilo e un metro dentro l'area sgancia un destro in diagonale, Skorupski vede il pallone con un attimo di ritardo e riesce soltanto a toccarlo con la punta delle dita senza però allargarlo in corner: Genoa 2, Bologna 0. A conti fatti, Il Grifone merita il doppio vantaggio, in 47' ha avuto quattro nitide occasioni per fare gol e ne ha sfruttate due. In fatto di palle-gol il Bologna non conta neppure un vero tiro in porta in tutto il primo tempo. La gara è segnata e il generoso quanto confuso secondo tempo giocato dal Bologna non dà mai l'impressione che possa maturare la rimonta.

Il Genoa si difende senza mai tremare, Nicola si è opportunamente coperto tirando via Ankersen (ammonito) per Goldaniga. Difesa blindata, centrocampo coperto e stretto che conta sull'uomo in più, attacco via via meno ficcante e più isolato, comunque non serve di più per mettere in frigo il doppio vantaggio. Mihajlovic tenta la carta della disperazione: fuori Bani e Orsolini, dentro Dominguez e Skov Olsen, un centrocampista e un esterno d'attacco. Tomiiyasu, spostato inizialmente sulla linea mediana, torna in difesa. Qualche scintilla, diversi cartellini gialli (Goldaniga, Sturaro, Denswil, Soumaoro, Domiguez) e il rosso finale per Denswil, autore di un ingenuo fallo in area di rigore su Sturaro. Criscito trasforma il rigore con stile impeccabile. Nel mezzo non succede praticamente nulla di importante. L'offensiva del Bologna è pressante ma non trova mai sbocchi verso la porta di Perin, che se la cava in scioltezza nelle uniche due occasioni in cui il pallone gli sbuca addosso. Episodi a parte, che pure hanno pesato e parcchio, la differenza l'hanno fatta l'esperienza delle vecchie volpi genoane. Behrami, Sturaro, Masiello, Radovanovic hanno impartito una severa lezione ai giovani virgulti di Mihajlovic. E Nicola, bravissimo, ha preparato la gara perfetta.

IL TABELLINO


Bologna-Genoa 0-3 (primo tempo 0-2)
 

Marcatori: 28' p.t. Soumaoro (G), 44' p.t. Sanabria (G), 45' s.t. rig. Criscito (G).
 
Assist: 28' p.t. Masiello (G).
 
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Bani (17' s.t. Dominguez), Danilo, Denswil; Poli, Schouten; Orsolini (17' s.t. Skov Olsen), Svanberg (34' s.t. Juwara), Palacio; Barrow. All. Mihajlovic.
 
Genoa (3-5-2): Perin; Biraschi, Soumaoro, Masiello, Ankersen (1' s.t. Goldaniga); Behrami, Radovanovic (30' s.t. Cassata), Sturaru, Criscito; Pandev, (13' p.t. Pinamonti), Sanabria. All. Nicola.
 
Arbitro: Massa di Imperia.
 
Ammoniti: 33' p.t. Schouten (B), 40' p.t. Ankersen (G), 8' s.t. Goldaniga (G), 12' Sturaro (G), 20' s.t. Denswil (B), 36' s.t. Soumaoro (G), 36' Dominguez (B), 39' s.t. Cassata (G).
 
Espulsi: 34' p.t. Schouten (B), 44' s.t. Denswil (B).

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