Genoa, le pagelle di CM: Zappacosta Eurostar, Masiello è un baluardo

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GENOA-SAMPDORIA 1-1Perin 6,5: reattivo sulla botta di Candreva deviata sotto misura da Keita, impotente sull’incornata di Tonelli. Comunque sicuro le poche volte che viene chiamato in causa.
Masiello 6,5: presidia la sua zona come un soldato di frontiera. Dalle sue parti non si passa mai.
Radovanovic 6: macchia una prova quasi perfetta concedendo un angolo evitabile alla Samp. Un errore all’apparenza veniale che tuttavia si rivela decisivo. Ma come si fa a condannarlo per questo?
Criscito 6,5: celebra le 200 presenze in A nella gara più importante disputando una prestazione da vero capitano. Certo che festeggiare con una vittoria sarebbe stato meglio...
Goldaniga 6: inizia con uno svarione che potrebbe costare caro e condizionarne una gara che invece lui prosegue dimenticandosi presto dell’episodio.
Zajc 6,5: l’uomo che alza i giri del motore rossoblù, sfiora il gol alla Matuzalem con un tiro che doveva essere un cross e prova sempre a trovare la via che altri non vedono. Non sempre con la necessaria dose di fortuna e precisione.
Badelj 6,5: catalizzatore pressoché esclusivo delle trame di gioco del Grifone, perde raramente un pallone e le poche volte che succede si rituffa alla sua immediata riconquista.
Strootman 6: qualche errore di troppo in fase di impostazione compensato dall’apertura che lancia Zappacosta verso la gloria. Però si perde Tonelli in occasione del pari doriano.
(dal 38’ st Cassata SV: trova la luce in fondo ad un tunnel lunghissimo mettendo a referto la prima presenza stagionale dopo l’infortunio patito a luglio. La vittoria mancata non può togliergli il sorriso).
Zappacosta 7: inscena un duello alla Fast&Furious con Candreva, asfaltando l’ex laziale e Tonelli in occasione del gol del vantaggio rossoblù. Percorre la fascia su e giù come una fashion victim in tempo di saldi.
Shomurodov 5: un paio di guizzi nel mezzo di una prova deludente per il talentuoso uzbeko che a lungo andare esaurisce quella luce che si accende ad intermittenza non riuscendo mai a dare costanza alla propria prestazione.
(dal 38' st Pjaca SV: potrebbe sfoderare dal cilindro un gol da copertina, ma nonostante i piedi che si ritrova preferisce evitare la sortita).
Destro 6,5: se si eccettua un gol pazzesco, negatogli per questione di centimetri dalla bandiera del guardalinee, la porta non la vede praticamente mai. Eppure lotta come un indemoniato su tutti i palloni che gravitano nella metà campo avversaria, risultando fastidioso come una vespa per la retroguardia del Doria.
(dal 28’ st Pandev 5,5: Ballardini se lo gioca nell'ultimo quarto d'ora, sperando in un guizzo che tuttavia non arriva).
All. D. Ballardini 6: il suo Genoa fa la partita, a tratti rischia di dominarla e sul più bello trova anche il vantaggio. Lì però la gara del Grifone finisce. E inizia quella degli avversari che, senza sforzarsi neppure troppo e sfruttando un'antica legge non scritta del pallone, trovano la rete del pari. Nel complesso i suoi fanno di più ma se non concretizzi ciò che costruisci alla fine la vittoria può essere un premio eccessivo.
Per quanto mi riguarda sufficiente anche eldor.
Zappa grandissimo. Il problema è che destro non segna piu,senza goal degli attaccanti è dura. E soprattutto contro quelli la o la chiudi o in qualche modo pareggiano.
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