Non soffre di vertigini Fabio Liverani, tecnico degli Allievi nazionali. Lui il cielo l’ha toccato altre volte con un dito. Nei club. Tra l’azzurro della nazionale. No, non hanno la testa tra le nuvole i suoi ragazzi. Nessuna esigenza di paracadute per mettere i piedi a terra, dopo il primo posto riconquistato a braccetto con il Parma: “Sì, gli emiliani forse rappresentano l’organico più forte. Noi siamo consapevoli di poter continuare su questa strada, ovviando al gap tecnico con le nostre prerogative: abnegazione, sacrificio, determinazione. Se ho una fortuna, è quella di lavorare con questo gruppo da più di un anno, i ragazzi conoscono i meccanismi a memoria. E’ un vantaggio che stiamo sfruttando. Sono dei giovani educati, rispettosi delle regole, attaccati alla maglia. Sanno che non è possibile rilassarsi, semmai insistere. Ancora di più”.

Una soddisfazione tira l’altra, a livello di settore giovanile. Come le ciliegie. Il lavoro di anni sta producendo frutti su frutti. A diversi livelli. “La collaborazione con la prima squadra rappresenta un fiore all’occhiello, per il lavoro di noi tecnici. Seguiamo gli allenamenti, ci confrontiamo sulle metodologie. Anche Ballardini e il suo staff sono sensibili, disponibili. Il mister lo conosco bene, da quando mi allenava a Palermo. Chiede, s’informa. E premia i ragazzi più meritevoli, meglio, quelli più pronti, chiamandoli ad allenarsi con i grandi”. Oggi è toccato al difensore Matteo Fissore, strappato alla concorrenza del Torino. Altri sono in pista per il decollo. Sabato c’è quello per la trasferta di Cagliari.