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  • Genoa:|Lo Monaco se ne va

    Genoa:|Lo Monaco se ne va

     

    Divorzio doveva essere e divorzio è stato. Il colloquio chiarificatore tra Enrico Preziosi e Pietro Lo Monaco non ha evitato quanto i segnali della vigilia davano per scontato: la fine di un rapporto iniziato ufficialmente neanche due mesi fa e andato avanti finora tra mille problemi. E probabilmente martedì ci sarà il comunicato della società che renderà formale la rottura. La conclusione è stata sancita ieri dall’incontro tra il presidente e colui che, negli annunci dati dallo stesso Preziosi, avrebbe dovuto ricoprire la carica di amministratore delegato e direttore generale.
     
    Così non è stato, le deleghe promesse non sono mai state assegnate e quello che resta è il contratto triennale da dirigente fatto sottoscrivere a Lo Monaco poco più di una settimana fa, quando sembrava che tutto si fosse sbloccato ed erano state annunciate sul sito del club: lunedì 23 riunione del cda per nomina del nuovo direttore generale e martedì 31 assemblea dei soci per l’allargamento del consiglio d’amministrazione.
     
    Alla fine, solo rinvii, tensioni, malumori all’interno dello staff tecnico e dei preparatori, malumori all’interno della struttura societaria. Un po’ per i modi dell’ex ad del Catania, carattere forte, «un panzer» come lui stesso si è definito. Un po’ per la naturale resistenza di chi si trova a che fare con l’arrivo di una novità. Preziosi e Lo Monaco si conoscono da tempo, ironizzavano su chi «scommetteva sulla durata del rapporto». Chi ha scommesso ha vinto perché la coppia è scoppiata ben prima che iniziasse il campionato.
     
    È scoppiata nel momento forse più delicato della stagione, quello della preparazione, e provoca uno stato di incertezza che inevitabilmente si riverbera sulla squadra. Lo Monaco, infatti, aveva preso in mano la situazione a suo modo, intervenendo in prima persona su ogni aspetto, dall’attività dei magazzinieri a quello della comunicazione. Pieni poteri dovevano essere e pieni poteri sono stati ma mai ufficialmente. Preziosi si era bene presto convinto di non aver scelto l’uomo giusto, i problemi sono venuti fuori quasi subito, con una prima crisi arrivata all’inizio di luglio, con l’uscita della notizia del deferimento di Lo Monaco per una vicenda risalente al 2005, quando era all’inizio dell’avventura catanese.
     
    Le accuse da parte della Procura federale sono pesanti ma lo stesso Lo Monaco le ha sempre respinte con forza. Il rischio di una squalifica c’è e questo è stato uno dei motivi che hanno messo in crisi il rapporto. Non l’unico, non il più grave. A Preziosi non sono piaciuti modi e atteggiamenti di Lo Monaco nella gestione. A Lo Monaco non è naturalmente andata giù la mancata concessione delle deleghe necessarie, le continue intromissioni sul mercato, con la cessione di Perin al Pescara che è stata la classica goccia in grado di far traboccare il vaso. L’arrivo di Lo Monaco era stato accolto con favore da parte della tifoseria, che ora si stupisce di quanto è avvenuto e teme per il futuro.
     
    Cosa accadrà? L’amministratore delegato Alessandro Zarbano e il direttore sportivo Stefano Capozucca sono rimasti al loro posto in questi mesi, continuando a fare il loro lavoro, nonostante i cambiamenti profondi in società annunciati da Preziosi dopo la disastrosa stagione passata, in cui il Grifone è andato vicinissimo alla retrocessione. Chiusa la breve ma intensissima parentesi Lo Monaco, si riparte tornando al passato.
     
    Difficile a questo punto che Preziosi punti su qualche altro general manager. Il presidente resta al suo posto in attesa di un acquirente «serio, non certo un avventuriero». Nell’attesa che prima o poi qualcuno bussi alla porta di Preziosi, si riparte senza Lo Monaco. Che mercoledì ha chiuso la trattativa per Velazquez, suo ultimo atto prima dell’addio. Potrebbe esserci una mossa “postuma”: Matias Martinez arriverà solo se e quando Granqvist partirà.

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