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  • Genoa, Ostigard il vichingo: nuovo idolo del popolo rossoblù

    Genoa, Ostigard il vichingo: nuovo idolo del popolo rossoblù

    • Marco Tripodi
    C'è un nuovo idolo nella Marassi rossoblù. Non è un funambolo capace di magie accecanti. E neppure un goleador implacabile. Ma un difensore roccioso e ruvido che non bada troppo al sottile. Uno di quelli, per dirla alla Nereo Rocco, che pensano soltanto a fermare l'avversario. E se poi prendono la palla, pazienza.

    È Leo Ostigard, colosso norvegese che fino ad un mese e mezzo fa giocava nei campi della Serie B inglese e che venerdì si è messo in tasca l'intero reparto avanzato della squadra campione d'Italia.
    Ma quella contro l'Inter è stata solo l'ennesima dimostrazione della strapotenza fisica e caratteriale di un ragazzo che sta contribuendo a tenere accesa la fiammella della speranza rossoblù.

    È anche grazie a lui, e al suo atteggiamento gladiatorio, se da colabrodo la difesa del Grifone si è trasformata in un fortino difficile da espugnare, contribuendo al contempo ad elevarlo nuovo beniamino dei tifosi genoani. La sua attitudine alla lotta, unita alla dedizione alla causa comune pressoché totale, non poteva sfuggire ad un pubblico caloroso e viscerale qual è quello del club più antico d'Italia.

    Non sarà un fenomeno, ma Ostigard incarna tutto ciò che un tifoso si aspetta da chi indossa la maglia del suo cuore. Il suo futuro è comunque tutto da scrivere. Il cartellino appartiene infatti ancora al Brighton, che a gennaio ha accettato di girarlo in prestito ai liguri. Questi ultimi potrebbero riscattarlo ma a patto di mantenere prima la categoria. Difficile infatti immaginare una sua permanenza all'ombra della Lanterna anche in caso di retrocessione.

    Dipendesse soltanto dai tifosi, tuttavia, di dubbi non ce ne sarebbero. Ostigard è già la loro guida in campo e con lui si sentirebbero protetti anche all'inferno.

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