Nessun decollo affrettato nella trattativa Genoa-Barrientos, neanche ora che Lo Monaco è uscito di scena (condizione necessaria per fare affari con il presidente Pulvirenti, che ancora non ha digerito l'addio del suo ex direttore). L'argentino rimane sul taccuino rossoblù: piace perché è capace di regalare giocate entusiasmanti e ha il talento giusto per appoggiare con gol e assist i bomber designati Immobile e Gilardino. Piace soprattutto perché non può costare cifre esorbitanti. Il contratto che lo lega al Catania terminerà la prossima estate, quindi gli etnei dovranno far scendere il prezzo per non perderlo a parametro zero. Tutto questo se lo scenario attuale non dovesse cambiare, con Barrientos sempre deciso a non rinnovare con chi ha avuto l'enorme merito di portarlo in Italia e di credere in lui quando gli infortuni sembravano avergli troncato la carriera.

Il Genoa aspetta, e sa che il tempo è il suo miglior alleato. I giorni passano senza che Catania e giocatore trovino l'intesa, e l'impressione è che l'accordo sia lontano. Così gli etnei dovranno prendere una decisione: cedere il giocatore a prezzo di saldo oppure tenerlo fino a scadenza e perderlo a zero. In tutti e due i casi il Genoa aspetta, e intanto si frega le mani. Se si dovesse optare per una cessione ecco che i pochi giorni e l'urgenza di incassare denaro farebbero colare a picco il prezzo del giocatore. Se invece prendesse campo l'idea di separarsi a contratto scaduto, Preziosi potrebbe risparmiare i soldi dell'acquisto e offrire un contratto migliore all'attaccante. Peccato che in questa corsa ci siano anche dei nemici: la Fiorentina di Montella in prima fila.