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  • Genoa, Portanova simbolo della riscossa per la salvezza

    Genoa, Portanova simbolo della riscossa per la salvezza

    • Roberto Cusimano
    Lo scorso 18 marzo, dopo un’astinenza durata ventisette turni di campionato, il Genoa è riuscito finalmente a vincere la sua seconda partita stagionale (la prima in casa) avendo la meglio sul Torino di Ivan Juric. La partita è terminata 1-0 ed è stata decisa da Manolo Portanova che, da quando è arrivato Alexander Blessin in panchina sembra rinato. Contro i piemontesi il 21enne ha trovato la sua prima marcatura in Serie A dopo 26 presenze.

    GIRONE DI ANDATA ANONIMO – La stagione del napoletano era iniziata sottotono, un po’ come tutto il Genoa d’altronde. Sia nella gestione Ballardini che in quella Shevchenko il classe 2000 non è riuscito ad amalgamarsi nel gruppo squadra ritagliandosi solo spezzoni di gara. In una prima parte di stagione molto confusionaria come quella vissuta a Genova, dove i tecnici che si sono avvicendati erano soliti cambiare continuamente gli undici titolari, Portanova è riuscito a collezionare appena sei presenze, di cui solo due da titolare. Il rendimento del Grifone (eccezion fatta la vittoria a Cagliari nella terza giornata) è stato un susseguirsi di pareggi e sconfitte che hanno fossilizzato la squadra in zona retrocessione.

    LA SVOLTA CON BLESSIN – Il mercato di gennaio ha visto una mini rivoluzione nei rossoblù: oltre al cambio dirigenziale e il conseguente arrivo del tecnico tedesco Alexander Blessin è arrivato un gruppo di calciatori giovani e di belle speranze con l’obiettivo di portare il club ad una miracolosa salvezza. Portanova intanto, sotto gli occhi del nuovo mister, ha scalato le gerarchie diventando grazie alla sua tenacia, alla sua grinta, al suo spirito battagliero uno dei leader della squadra. Nel girone di ritorno ha giocato titolare nove volte su undici rendendosi protagonista della striscia positiva – tutt’ora aperta – della squadra di Blessin che dal suo insediamento non ha mai perso. Le ottime prestazioni di Portanova, cresciuto nella Primavera della Juventus, sono state finalmente ricompensate (quasi fosse un segno del destino) contro il Torino: un gol da tre punti che alimenta i sogni e le speranze della squadra ligure riguardo la salvezza. “Abbiamo una mentalità nuova, ce la giochiamo con tutti. Questo nuovo ruolo mi intriga, mi permette di inserirmi molto di più per cercare di fare gol. Il primo l’ho fatto, ma ne serviranno altri per salvarci” con queste parole il match winner della gara contro i granata ha parlato della sua svolta caricando l’ambiente. Quando mancano otto gare al termine del campionato il Cagliari, attualmente salvo, è distante solamente tre lunghezze e tra un mese le due squadre si affronteranno in una partita che promette fin da ora spettacolo. Per troppo tempo relegato ai margini del club, Portanova, centrocampista dalle spiccati doti offensive, è pronto a dare il proprio meglio in quest’ultima parte di stagione, consapevole della fiducia che ripongono in lui sia la società che l’ambiente genoano. Adesso toccherà a lui dimostrare di poter diventare un giocatore da grande squadra.

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