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  • Genoa, senti Spence: 'Qui per restare. Quella volta che Mourinho mi chiese la maglia...'

    Genoa, senti Spence: 'Qui per restare. Quella volta che Mourinho mi chiese la maglia...'

    Tra i volti nuovi approdati a gennaio al Genoa c'è anche quello di Deje Spence.

    L'esterno inglese d'origine giamaicana è sbarcato in rossoblù nell'ambito dell'operazione che ha portato Radu Dragusin al Tottenham. Un arrivo per ora a titolo temporaneo, con lo stipendio interamente a carico dei londinesi, ma che in estate qualora il Grifone lo desiderasse potrebbe diventare definitivo. I liguri possono infatti vantare un diritto di riscatto sul cartellino del classe 2000, il cui prezzo è già stato fissato a 10 milioni di euro.

    Una conferma che il diretto interessato dichiara di volersi guadagnare sul campo: "Sapevo che già l’estate scorsa mi avevano cercato - ha rivelato Spence a La Gazzetta dello Sport - ora c’erano evidentemente le condizioni giuste per chiudere l’operazione. Sono soddisfatto, è un’opportunità importante. Mi auguro che questo possa essere l’inizio di un lungo cammino in un club che sta crescendo. Ho trovato un bella società e una città piacevole. Mi sono ambientato in fretta, mi hanno supportato in tutto".

    Qualche commento anche sul nostro campionato e sul suo nuovo tecnico: "In Premier League il calcio è più veloce, il ritmo è più alto, qui avete più tattica, devi usare la testa. La Serie A è per me una grande occasione. Conoscevo Gilardino di fama, per il suo passato da calciatore: con lui l’inizio è stato ottimo. E sono convinto che mi spingerà a fare il salto di qualità"

    Al quotidiano in rosa, Spence ha raccontato anche un curioso e del tutto inaspettato episodio accadutogli all'alba della carriera. Il 14 gennaio 2020 durante il prepartita del terzo turno di FA Cup tra Tottenham e Middlesbrough nello spogliatoio degli Spurs è entrato un ospite d'eccezione che cercava proprio il giovane laterale londinese: "Era José Mourinho - ha spiegato Spence - è venuto da me e mi ha chiesto la mia maglia da portare a suo figlio, che era un mio fan. Rimasi parecchio sorpreso. Parliamo di uno dei più grandi allenatori al mondo".

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