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  • Genoa, senza Destro e Ballardini è mal di gol

    Genoa, senza Destro e Ballardini è mal di gol

    • Marco Tripodi
    In mezzo a tante formule magiche che molti esperti di calcio professano di conoscere, l'unica ricetta che funziona veramente per vincere le partite è in fondo quella più banale: segnare più dell'avversario. Un concetto lapalissiano che tuttavia il Genoa fatica a mettere in pratica.

    Con appena 21 reti realizzate in 25 gare, il Grifone è attualmente il secondo attacco più sterile della Serie A. Peggio ha fin qui fatto soltanto la Salernitana, ferma a quota 17. I campani però hanno giocato due gare in meno rispetto ai liguri è presto potrebbero accorciare tale distanza, o addirittura relegare i liguri in fondo a questa poco meritevole graduatoria.

    Il dato che lascia più sorpresi è tuttavia quello relativo alla distribuzione di questi gol. Ben 17, oltre l'ottanta per cento del dato complessivo, sono infatti arrivati nelle prime 12 giornate del torneo, con Davide Ballardini alla guida della squadra. Nelle successive 13 partite, con Shevchenko prima e Blessin ora, la rete avversaria è diventata un miraggio, in grado di essere bucata in appena quattro occasioni. Un'inversione di tendenza clamorosa che rende il Genoa un malato cronico di mal di gol e che contribuisce a spiegare la pessima situazione della squadra.

    Ma c'è un ulteriore dato statistico che fa parecchio riflettere ed è testimoniato dall'incidenza di un unico giocatore nel complesso realizzativo dell'organico rossoblù. Quasi la metà dei gol stagionali del Genoa sono stati infatti messi a segno da Mattia Destro, giunto domenica ad un passo dalla doppia cifra personale. Alle sue spalle l'unico a reggere in qualche modo il confronto è capitan Mimmo Criscito, autore di 5 reti, tutte su rigore, ma assente dal tabellino da oltre tre mesi, anche per via del lungo infortunio appena smaltito e di un ruolo che gli impone ben altre incombenze.

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