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    Genoamania: il calendario è nemico. Ma ecco perché si può fare

    Genoamania: il calendario è nemico. Ma ecco perché si può fare

    • Marco Tripodi
    La vittoria di venerdì contro il Torino ha corroborato le speranze salvezza del Genoa.

    Se già prima della gara con i granata tutti nell'ambiente del Grifone ritenevano possibile una missione che tanti giudicavano improbabile, ora che anche il tabù tre punti è stato finalmente sfatato la consapevolezza rossoblù è aumentata esponenzialmente. La tanto sospirata linea verde adesso è distante appena 3 punti. Un divario che a otto giornate dal triplice fischio della stagione sembra ampiamente colmabile. Specialmente se Sturaro e compagni continueranno a mostrare quella compattezza e quella grinta acquisiti dopo lo sbarco a Pegli di Alexander Blessin.

    La strada verso la redenzione passa però attraverso un calendario tutt'altro che amico. Solamente due degli ultimi otto passi che attendono il Genoa avranno come avversarie squadre che apparentemente non hanno più nulla da chiedere al torneo. Il primo è il Verona, da affrontare subito dopo la sosta al Bentegodi, l'altro è il Bologna, ospite a Marassi nell'ultimo turno di campionato. Nelle altre sei occasioni, invece, i rossoblù dovranno sudarsi la posta in palio contro avversari ancora in lotta per raggiungere i rispettivi obiettivi.

    PIANI ALTI - Quattro di essi (Lazio, Milan, Juventus e Napoli, in rigoroso ordine di apparizione) stazionano nelle zone altissime della classifica e non possono permettersi passi falsi di alcun genere. Proprio contro le formazioni meglio attrezzate, come Inter, Roma e Atalanta, il Grifone blessiniano ha però offerto alcune delle sue migliori prestazioni, mantenendo la propria imbattibilità. Inoltre, per quanto oggettivamente superiori, nessuna delle quattro in questione appare imbattibile. La Lazio, dopo l'eliminazione dall'Europa League e la batosta nel derby, appare un po' depressa; il Milan capolista è spesso andato in difficoltà contro squadre in lotta per non retrocedere; Juve e Napoli, rivali rispettivamente alla terzultima e alla penultima giornata, potrebbero infine arrivare all'appuntamento con i rossoblù ad obiettivi ormai raggiunti, oppure svaniti, a seconda del caso. Tutte eventualità che rendono possibile quel colpaccio che fin qui è mancato nel campionato del Grifone.

    SFIDE SALVEZZA - Infine ci sono i due scontri diretti contro Cagliari e Sampdoria. I sardi rappresentano al momento proprio quell'orizzonte che i liguri stanno inseguendo ma sono anche l'unica squadra sconfitta fino a venerdì scorso; i blucerchiati, invece hanno conquistato domenica in Laguna una benefica boccata d'ossigeno ma non possono ancora dirsi del tutto fuori dalla lotta salvezza. Arrivare al primo maggio ancora traballanti vorrebbe dire assistere ad un derby in cui entrambe le contendenti rischiano moltissimo. Con tutto ciò che ne conseguirebbe.

    Il cammino del Grifone quindi, malgrado la presenza di una lunga serie di ostacoli lungo il percorso, può ancora condurre verso la gloria. Tutti a Pegli sono convinti di questo. E in fondo crederci non costa nulla. Al contrario, il vero peccato sarebbe fare l'esatto contrario.

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