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  • Genoamania:| Il peggio è passato

    Genoamania:| Il peggio è passato

    Novanta minuti di non gioco in campo, i fischi al termine della gara e poco dopo lo sfogo del presidente Preziosi che se la prende un po' con tutti, dai giocatori all'allenatore. Contro il Cagliari poteva essere una tranquilla domenica di sole al 'Ferraris', ma così non è stato. La sconfitta ha fatto alzare i toni, giustamente, per il modo in cui è arrivata. E' stato in fin dei conti il peggior Genoa di quest'anno: gli uomini di Ballardini non sono mai entrati in partita e hanno fatto da sparring partner ad un Cagliari che grazie alla sua vivacità ha passeggiato comodamente verso il traguardo.

    Ieri il presidente Preziosi è tornato a parlare. Meno rabbia nelle sue parole, ma concetti ancora belli impressi nella sua mente: mai più uno spettacolo del genere dovrà esser offerto ai tifosi. Su questo non si discute. Il Genoa di domenica sembrava colpevolmente già in vacanza. D'accordo, l'obbiettivo europeo era davvero difficile da raggiungere e la zona retrocessione è troppo lontana per fare paura, ma la totale mancanza di grinta e motivazioni è arrivata davvero inaspettata.

    Il primo a dover pagare dazio è Davide Ballardini, che ha macchiato il suo buon cammino verso la riconferma con questo black out. E' vero, le molte assenze lo hanno messo in difficoltà, ma il tecnico non è riuscito a trovare le alternative giuste schierando Milanetto - il cui recupero è stato troppo frettoloso - e Rafinha - completamente fuori ruolo - in mezzo al campo, lasciando così il gioco totalmente in mano agli ospiti. Per lui ci saranno altre prove d'appello, ma da ora in poi non potrà più sbagliare, altrimenti la riconferma si allontanerà definitivamente.

    In campo, tranne il solito Palacio, hanno tutti deluso. E dire che proprio alcuni singoli dovevano essere i più motivati. Gente come Floro Flores e Rafinha si stanno giocando le proprie chance per fare parte del Genoa del futuro, e se il banco di prova fosse solo quello di domenica la bocciatura sarebbe immediata. Una giornata completamente storta, per tutti, in cui sono emersi molti difetti che andranno corretti. In questo momento c'è solo un motivo per sorridere: la maledetta domenica rossoblù è ormai alle spalle, la settimana dovrà portare consiglio per ripresentarsi al meglio alla sfida di Torino contro la Juventus, partita che di per sé non potrà mancare di motivazioni per allenatore e giocatori.

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