Calciomercato.com

  • Getty Images
    Genoamania: la lezione dei tifosi a chi pensa che conti soltanto vincere

    Genoamania: la lezione dei tifosi a chi pensa che conti soltanto vincere

    • Marco Tripodi
    Esistono solo due motivi per i quali una squadra che ha appena perso una partita casalinga per 4-1 esce dal campo tra l'ovazione del proprio pubblico. La prima possibilità (che poi è anche la più frequente) è che i tifosi siano ironici e quindi utilizzino i cori per sbeffeggiare i loro presunti beniamini; la seconda è che i tifosi siano...genoani. E in questo caso il sarcasmo non c'entra proprio nulla.

    Quanto accaduto ieri sera al Ferraris al termine della sfida tra Genoa e Atalanta è in effetti qualcosa di unico, con pochi precedenti e difficilmente replicabile nel mondo del calcio. Ovunque o quasi una sconfitta pesante come quella raccolta dal Grifone al cospetto della Dea sarebbe stata accolta nel migliore dei casi da mugugni e recriminazioni. E invece il popolo rossoblù ha dimostrato ancora una volta di essere differente. Il coro 'vi vogliamo così' con cui Marassi ha salutato la squadra di Gilardino al triplice fischio del signor Colombo è il sintomo della riconoscenza vera che la gente del club più antico d'Italia sa fornire quando è conscia di aver assistito a uno spettacolo degno di essere applaudito. Il Genoa ha perso una partita che probabilmente avrebbe meritato di pareggiare. Magari con un pizzico di fortuna anche di vincere. Un aspetto che il popolo del Ferraris ieri ha colto a pieno e che ha voluto sottolineare con l'insolito commiato dedicato alla squadra. Sostituendo la rabbia con la riconoscenza.

    Qualcuno potrebbe pensare che dietro a quei cori ci sia un eccesso di piaggeria o un pizzico di protagonismo da parte di chi li ha intonati. In realtà c'è solo la consapevolezza di chi ha visto due squadre darsi battaglia in maniera leale e avvincente, non risparmiando giocate ad alta classe su entrambi i fronti. E pazienza se alla fine l'esito della gara non è stato quello sperato. Il Genoa ha fatto il massimo ma chi aveva davanti è stato semplicemente più forte e più bravo. Complimenti all'Atalanta, dunque, che ha trionfato con merito. Ma anche ai ragazzi di Gilardino che le hanno provate tutte fino alla fine per cambiare un destino che non li piaceva. Il messaggio lanciato dal popolo del Ferraris è proprio questo: riconoscere lo spirito di entrambi duellanti e ringraziarli per quanto offerto.

    Il calcio in fondo, anche se troppo spesso ce lo scordiamo, è uno spettacolo. Come il cinema o il teatro. Saper apprezzare ciò che si è appena visto, al di là del finale dolce o amaro che sia, è simbolo di intelligenza ma anche di identità. Perché nello sport vincere è importante. Ma, a differenza di quanto professa qualcuno, non è affatto l'unica cosa che conta.

    Altre Notizie