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  • Genoamania: un boccone amaro ma con retrogusto saporito

    Genoamania: un boccone amaro ma con retrogusto saporito

    • Marco Tripodi
    Poteva essere un punto guadagnato; sono stati due punti persi. Una sconfitta lascia sempre l'amaro in bocca. Ma il modo in cui è maturata quella di ieri per il Genoa contro l'Atalanta risulta parecchio difficile da digerire. Nonostante l'opinione di Mister Gasperini che, giustamente tirando l'acqua al proprio mulino, proclama la legittimità del proprio successo, a conti fatti un pareggio sarebbe stato forse il risultato più giusto. Certamente i bergamaschi hanno fatto più dei rossoblù, creando almeno due o tre nitide palle gol oltre a quelle realizzate. Ma il Grifone ha avuto il grande merito di non concedere il colpo del KO e di restare aggrappato alla gara fino all'ultimo secondo di gioco, come dimostra l'illusorio 1-1 timbrato da capitan Criscito a fil di sirena. Uno sforzo vanificato dall'incredibile prodezza dello Zapata 'sbagliato'. Una rete fantastica che al di là di tutto merita solo applausi.

    Si doveva pareggiare, si poteva addirittura vincere ma si è perso. Pazienza, il calcio a volte va anche così. Ingoiato il boccone bisogna comunque guardare avanti e prendere quanto di buono questa gara ha lasciato in eredità alla truppa di Andreazzoli. L'impressione avuta nelle prime uscite stagionali che questa squadra sia una squadra vera è stata rimarcata anche ieri. Qualche meccanismo resta ancora da oleare ma d'altronde non si può pretendere che tutto funzioni alla perfezione dopo poche settimane di lavoro, per di più in un collettivo che ha cambiato tre quarti dei propri interpreti, oltre al proprio timoniere.

    La comprensibile delusione maturata a caldo deve quindi lasciare spazio alla lucida consapevolezza che questo Grifone ha tutto per far bene. A cominciare da un'idea di gioco per troppo tempo rimasta latitante nei mesi passati e che ora viceversa comincia a lasciarsi intravedere. 
     

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